Camisasca: «Leone XIV è un umile coraggioso che sfida la modernità»

Di Leone Grotti
12 Maggio 2025
Intervista al vescovo emerito di Reggio Emilia-Guastalla: «Mi ha colpito che il Papa abbia voluto subito testimoniare la fede nel Cristo risorto, mettendosi in dialogo con la mentalità odierna ma senza risparmiare critiche»
Leone XIV saluta i fedeli dopo la recita del Regina Coeli in Piazza San Pietro
Leone XIV saluta i fedeli dopo la recita del Regina Coeli in Piazza San Pietro (foto Ansa)

«La Chiesa ha dimostrato di essere unita, eleggendo un papa così velocemente. E Leone XIV, fin dalle prime battute, ha dimostrato di volere dialogare con la modernità, senza risparmiare critiche». Così monsignor Massimo Camisasca, vescovo emerito di Reggio Emilia-Guastalla, commenta in un’intervista a Tempi i primi discorsi del pontefice statunitense.

Leone XIV è stato eletto papa dopo appena quattro scrutini. Che cosa dice sulla Chiesa un Conclave così rapido?

Un’elezione così veloce è segno dell’unità della Chiesa e del desiderio dei cardinali di dare un’immagine di Chiesa unita e capace di decidere.

I giornali alla vigilia del Conclave parlavano di divisioni profonde tra i cardinali.

Da dove nasce l’unità nella Chiesa? Solo dalla fede e proprio su questo mi è sembrato concentrarsi Leone XIV fin dai suoi primi discorsi, a partire da quello pronunciato quando ha fatto la sua comparsa sulla Loggia di San Pietro.

Che cosa l’ha colpita?

Leone XIV ha di fatto affermato che il compito del papa e quindi della Chiesa è quello di testimoniare la fede nel Cristo risorto. Infatti papa Prevost ha riportato le parole pronunciate da Gesù nel suo primo incontro con gli apostoli, la sera stessa della resurrezione.

Il Papa ha subito parlato di pace, un appello ribadito anche al Regina Coeli di ieri in piazza San Pietro.

Sì e non è secondario che Leone XIV abbia voluto ancorare questa parola al significato che Cristo ha voluto darle la sera della resurrezione. Cristo è la nostra pace e il compito del papa, e della Chiesa, è quello di portare a tutti gli uomini la pace che è Cristo.

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L’accento cristocentrico potrebbe essere una delle caratteristiche della predicazione del Papa?

Lo vedremo con il tempo. Anche durante la Messa con i cardinali nella Cappella Sistina, durante l’omelia, ha detto che il compito di ogni autorità, e quindi anche del papa, è di lasciare spazio a Cristo, non richiamare tutti a sé ma sparire perché Cristo emerga nella vita dell’uomo.

Un appunto non banale in un’epoca di protagonismo esasperato come quella moderna.

Non è l’unica critica che ha fatto alla mentalità moderna. Ha anche sottolineato due modalità di opposizione a Cristo: quella di chi lo riduce a un leader mondiale, svuotandolo della sua divinità, e quella di chi lo ritiene incapace di dare risposte significative alla vita. Ad esse ha contrapposto una fede capace di rigenerare la vita dell’uomo e quindi di proporsi alla società e al mondo come una proposta interessante.

Come definirebbe Leone XIV dopo queste primissime battute?

Un umile coraggioso, perché pur con uno stile di umiltà non arretra davanti agli uomini.

Come giudica il nome che ha scelto Robert Francis Prevost?

È una scelta coraggiosa. Come lui stesso ha spiegato, Leone XIII, dopo Pio IX, è stato il papa che ha dovuto affrontare in modo radicalmente nuovo i problemi della modernità. E per farlo ha scritto la Rerum Novarum. Allo stesso modo Leone XIV dovrà affrontare quello che papa Francesco definì «cambiamento d’epoca» e al momento l’ha fatto non in termini apocalittici, ma con la consapevolezza che i cristiani e la Chiesa hanno un contributo decisivo da portare.

Leone XIV è il secondo papa consecutivo che viene dal continente americano. Questo deve far riflettere l’Europa?

Questa elezione ci ricorda innanzitutto che la Chiesa è davvero universale. Da una parte deve riscoprire le proprie origini, e quindi ridare consistenza alla fede in Europa; dall’altra però è chiaro che la rinascita della fede in Europa potrà avvenire solo grazie a uno slancio missionario che riguarda tutti gli altri continenti.

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