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La cronaca batte dove l’umano duole. Quel che segue sembrerà al lettore affezionato un déjà vu. Lo è, perché ritorniamo su un contenuto già condiviso e che può essere riproposto con qualche aggravante ritocco sulla china del precipizio. Ripasso: lo scorso luglio a Reggio Calabria una ragazza di 24 anni è stata indagata per duplice infanticidio e in Svizzera erano pronti a testare Sarco, la bara tecnologica per l’eutanasia fai da te. L’attualità batte di nuovo su questa puzza di morte. Un altro sospetto duplice infanticidio scuote l’opinione pubblica e riguarda Chiara Petrolini e la sepoltura di due neonati nel giardino della sua casa. Quanto a Sarco, ha fatto la prima vittima.
Il duplice infanticidio in Calabria non ebbe lo scalpore mediatico che attualmente e morbosamente indugia sulla villetta di Traversetolo. Sui giornali si legge di due gravidanze nascoste, travaglio e parto compiuti in solitudine, neonati uccisi o lasciati morire e sepolti a portata di sguardo. È una scena che scu...
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