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Cézanne e les atéliers du Midi, storia di un mito a Palazzo Reale

Di Mariapia Bruno
13 Ottobre 2011
Pinete, angoli di bosco, bagnanti, ritratti, nature morte. Le opere di Paul Cézanne approdano al Palazzo Reale di Milano per regalare al capoluogo lombardo una splendida pagina di storia dell'arte

«Più che un pittore» scriveva il pittore neoimpressionista Emile Bernard «Cézanne era la pittura stessa divenuta vita. Non c’era un istante in cui egli vivesse al di fuori di essa: era come se, tra le dita, egli tenesse sempre il suo pennello». Tenace e solitario, il grande maestro francese di origini piemontesi, ci ha donato una grande lezione di storia dell’arte. Padre di un linguaggio unico e immediatamente riconoscibile, poco compreso e molto osteggiato durante la sua vita – come spesso accade ai grandi maestri -, Paul Cézanne (Aix-en-Provence 1839 – 1906) non ha abbandonato per un attimo la sua maniera pittorica, frutto di una straordinaria intelligenza visiva, che tanto avrebbe influenzato gli artisti dei movimenti successivi, dai Cubisti ai Surrealisti.

 

Indimenticabili nella memoria collettiva i suoi paesaggi di cave e pinete e angoli di bosco, come il Grande pino e terre rosse (1890-1895), dipinti durante i suoi soggiorni nella casa di campagna paterna di Jas de Bouffan e allo Château Noir, e le sue nature morte, dove porta all’estremo la sua ricerca di essenzialità e la sintesi tra colore e volume. Splendidi i ritratti di amici, familiari e gente comune, come quello di Henry Gasquet (Portrait de Henry Gasquet, Sant’Antonio, Texas, McNay Art Museum) e quello di Joachim Gasquet (Portrait de Joachim Gasquet, Praga Národní Galerie) realizzati nel 1896 e raffiguranti padre e figlio, il primo panettiere e amico di infanzia del pittore, il secondo poeta, critico d’arte e autore della prima biografia del maestro, pubblicata nel 1921, che ha rivelato particolari inediti sulla sua vita.

 

E’ una grande produzione quella di Cézanne come grande è la retrospettiva Cézanne e les atéliers du Midi che dal prossimo 20 ottobre e fino al 26 febbraio 2012 sarà visibile al Palazzo Reale di Milano. Prestiti straordinari – dal Musée d’Orsay di Parigi al Tate National di Londra, dall’Hermitage di San Pietroburgo alla National Gallery di Washington – arricchiranno l’esposizione. Che siano opere realizzate en plain air (all’aperto), sur le motif (al chiuso nello studio), o opere eseguite come impeccabili esercitazioni che, mistiche, introspettive e simboliste, riecheggiano i grandi maestri come Rubens, Caravaggio, Courbet e Delacroix, i lavori di Cézanne invaderanno le sale del museo ospitante raccontandoci la storia personale ed artistica di un mito sensazionale dell’arte moderna. 

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