
Bruxelles, portano via Gesù dalla natività in piazza e prendono a manganellate Giuseppe e Maria. «Gesto ironico»

Si sono travestite da poliziotte, sono entrate nella grande scena della natività allestita per il Natale nella Grand-Place di Bruxelles, capitale del Belgio, hanno portato via Gesù nella sua culla e hanno preso a manganellate Maria e Giuseppe. Tutto questo per denunciare la politica del governo nei confronti dei poveri, così riassunta dallo striscione appeso dalle donne all’entrata della mangiatoia: «Fanculo i poveri».
«GESTO IRONICO». Le due donne sono attiviste del “Collettivo anonimo”, che secondo i quotidiani belgi è vicino al movimento delle Femen. Il Collettivo si presenta come gruppo anarchico-poetico. Le donne sono state portate al commissariato e subito rilasciate dopo aver spiegato il motivo del loro gesto, compiuto martedì: «Abbiamo proceduto all’espulsione di Gesù e della sua famiglia povera, forse anche immigrata illegalmente, che è venuta in modo insolente a occupare la nostra Grand-Place».
«Con questo nostro gesto ironico – continuano le attiviste – vogliamo dimostrare il nostro sostegno al governo Michel e alle sue nuove misure perché i veri responsabili della crisi [i poveri, ndr] siano puniti».
PRESEPE RISTABILITO. Il Collettivo voleva dunque denunciare la mancata presa di misure adeguate a difesa dei poveri da parte del governo eletto l’11 ottobre. Al termine della boutade di dubbio gusto, la polizia ha rimesso a posto Gesù e le altre statue, ristabilendo il presepe originario.
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6 commenti
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E’ inquetante che possano esistere persone cosi’ prive di sensibilita’ , rispetto e amore verso Colui il cui cuore era sempre con i piu’ poveri.
Penso che qui vinca la decelebrazione dopo decenni di canne marxiste.
A queste ammalate di protagonismo nichilista si dovrebbe fare notare che proprio Gesù Bambino e la Sacra Famiglia sono gli unici extra-comunitari che l’Ue non ammette, espellendoLi dal Preambolo alla Costituzione europea. Se volessero fare qualcosa di provocatorio, queste agguerrite militanti dell’autopromozione o della provocazione al servizio del miglior offerente dovrebbero fare una cosa, ormai, impensabile nell’Ue: un flash-mob con un Presepe vivente. Magari, il tableaux vivant di qualche dipinto dei grandi pittori di Natività norde-europei e italiani. E fatto questo, dimostrando icasticamente la realtà, autenticità e profondità delle radici cristiane, battersi per reinserire il riferimento al Cristianesimo nel Preambolo alla Costituzione europea.
Domanda: se non si può pretendere che facciano questo gruppi para-Femen, perché non ci pensano e si attrezzano gruppi cristiani? Un blitz di cattolici e se vogliono aggregarsi, di protestanti che intendono sia riconosciuta una verità storica che non può essere cancellata da nessun Parlamento? Questa cancellazione d’autorità dell’identità europea diventa un atto costitutivo di tutte le mistificazioni, politiche, giuridiche, culturali e sociali di un’Ue sempre più lontana dai popoli, che devono accettarne le direttive senza avere voce in capitolo.
Non si farà, lo sappiamo. Ma non giochiamo sempre in difesa o di rimessa. In modo pacifico, civile, nobile, sarebbe bello riprendersi l’iniziativa e non aspettare quello che ci arriva. Le Sentinelle In Piedi insegnano.
Vale sempre il principio per cui “quando il gatto non c’ è i topi ballano”.
Cioè queste balorde possono permettersi fare quello che gli pare, perchè nessuno le mette in riga,
E se qualcuno “ironicamente” prendesse a manganellate le femen, per il loro appoggio all’ aborto, all’ eutanasia, alla droga, alle puttane e alla violenza sistematica verso le religioni? Non farebbe una cosa nobile?
Vorrei proporvi una riflessione personale che va oltre questo episodio. Tutte a guardare senza dire o fare alcunché? Ormai certi paesi europei sono già scristianizzati di fatto. Il motivo della protesta può essere stato “nobile” ma perché coinvolgere i simboli religiosi? Così si abbassa tutto al livello della polemica politica e questa iconoclastia porta al relativismo e al nichilismo.
Nietzsche ispira il pensiero di moltissimi europei oggi: è il crepuscolo degli dei, il ripudio di idoli e ideali. Ma io non penso che ciò sia segno di “vitalità” di una società, anzi dimostra stanchezza, vecchiaia incapacità di provare passione e lottare per un valore più alto. Che sia la Patria, Dio, l’Europa, un’utopia politica tutto è stato dissacrato e relativizzato dall’uomo occidentale: un “pessimismo razionale” domina in Europa oggi, che sembra procedere per inerzia, freddo calcolo economico, un relativismo dogmatico. Manca la frontiera verso cui tendere, non ci si appassiona più per niente. Si direbbe che la missione dell’uomo occidentale di oggi sia infrangere tutti i tabù siano essi morali, sessuali, politici. È bigotto, all’antica, ipocrita chi non si arruola in questa sterile missione di auto-distruzione della propria identità. Sono arrivato alla conclusione che tutto quello che stiamo assistendo va interpretato come lotta tra l’oltre-uomo e l’uomo, l’iconoclasta e l’idealista.
Ecco perché fanno scandalo gli islamici: si arrabbiano tanto quando si dileggia Dio e il profeta Maometto! Fa scandalo chi non vuole ingoiare i dogmi dell'”abortismo”, dell'”eutanismo” e dell'”indifferentismo sessuale”. Ma anche chi crede ancora in un sistema di pensiero, nel concetto di Nazione ma anche nel sogno di un’Europa unita magari su presupposti diversi.
Certo una società dedita al godimento materiale, al consumismo è più tranquilla, più pacifica e facile da governare. Ma anche un mondo grigio, orfano di quella dimensione superiore, del mondo delle idee che da sempre “perseguita” l’uomo impedendogli di vivere solo nel qui e ora. E infatti vediamo crescere depressioni, inquietudini, comportamenti auto-distruttivi come il consumo di droghe, l’ubriachezza precoce, dipendenze compulsive di ogni tipo (farmacologiche, sessuali, internet, tv…), turbe psicologiche come l’anoressia, la ricerca smodata di una perfezione nel presente, nel godimento e nella propria immagine piuttosto che in Dio o in un’utopia futura. Come mai tutto ciò? per coprire quel vuoto di cui avvertono l’esistenza ma che si ostinano a ignorare.
Dobbiamo ricominciare a vivere di passioni e ideali. Date un fine, un aspirazione, un ideale verso cui debba tendere questo mondo occidentale!