«I cristiani come padre Jacques, ucciso barbaramente, costruiscono il bene della società intera». Così il cardinale arcivescovo di Milano Angelo Scola ha commentato l’uccisione di padre Jacques Hamel, in Francia, vicino a Rouen. Ieri due terroristi islamici sono entrati nella chiesa dove celebrava la Messa e l’hanno sgozzato.
Scola ha parlato esplicitamente di martirio:
«Come non cogliere in questa uccisione portata al cuore del cristianesimo il valore del martirio che regolarmente i cristiani celebrano nella Santa Messa? Il barbaro attentato produce in noi sgomento e violenta reazione. Solo nella preghiera riusciamo ad accettare un simile e più che disumano atto. In particolare di addolora profondamente che un fratello sacerdote sia stato ucciso in occasione della celebrazione della Santa Messa e altri fedeli siano stati feriti».
L’arcivescovo di Milano ha poi parlato di come si può non avere paura:
«Bisogna restare insieme per resistere alla violenza. Non c’è altra strada che riprendere subito, e attraverso un paziente lavoro educativo e culturale, un senso del vivere che ci consenta di affrontare il quotidiano, nelle sue elementari manifestazioni, sorretti dalla verità e dal bene». Ma serve anche «una società plurale, rispettosa di tutti ma tesa al riconoscimento di ciò che è buono. Questa è l’unica strada per vincere la paura ma alla lunga per battere il terrorismo».
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