Quelli che una volta erano dipinti che ereditavano i discendenti ricercando somiglianze astratte con i loro antenati o immaginando situazioni accadute nel passato, sono diventati prima scatti fotografici sempre più realistici, poi video che ci catapultano letteralmente nella memoria identica del luogo e del tempo filmato. Ecco come oggi vengono aiutati i nostri ricordi a tenersi in vita, un filmato è come un portale di ingresso di un microuniverso diverso da quello in cui viviamo, ma che ai nostri occhi appare chiaro e limpido, come se lo avessimo attraversato in passato. Non ci potrebbe essere titolo più adatto di Ricordi per moderni per la retrospettiva dedicata all’artista visivo ravennate Yuri Ancarani (1972) che, dal prossimo 19 novembre e fino al 5 gennaio 2013, sarà visibile al Museo Marino Marini di Firenze, inaugurando il programma espositivo annuale, Early one morning, ideato da Alberto Salvadori.
Si tratta di una retrospettiva che racconta gli ultimi dieci anni di lavoro del filmmaker vincitore del Talent Prize 2012 attraverso tre video inediti prodotti dal Museo Marino Marini per l’occasione e altri 11 video dal sapore documentaristico dell’artista prodotti tra il 2000 e il 2009. Qui, le zone industriali della riviera romagnola, permeate da atmosfere fantastiche e surreali, entrano in contatto con interni domestici e paesaggi che raccontano quotidianità nascoste. Sono le corde della nostra memoria onirica ad essere toccate da questi cortometraggi, che ci narrano delle situazioni a noi familiari, incontrollabili, ambigue o invisibili, che anche se a volte non vediamo con gli occhi del corpo sappiamo che esistono grazie a quelli della mente.