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Basta con il “rito” degradante delle manette agli innocenti

Di Fabio Cavallari
04 Agosto 2023
Le ragioni a fondamento di queste misure sono le cosiddette esigenze di sicurezza. Ma che questi pericoli siano concreti spesso è come minimo elemento di dubbio. E la Costituzione finisce stravolta
Imputato in un processo con le manette ai polsi
Foto Ansa

Tra l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, la stretta sulle intercettazioni telefoniche, le limitazioni all’appello del pubblico ministero, la ridefinizione del reato di traffico di influenze e la custodia cautelare, il ministro Carlo Nordio è già sotto “condanna preventiva” (simbolica, per carità) da parte di buona parte del mondo politico e di quello giudiziario. E siamo solo alla prima tranche della sua riforma che comprenderà la separazione delle carriere di giudici e pm e qui il discorso di farebbe lungo e anche tedioso per i non addetti ai lavori.

“Visto da sinistra” è un paradosso che ci volesse un governo di destra per inserire elementi sostanziali di garantismo nel nostro sistema! Certo, non si può esagerare e chiedere anche l’abolizione del 41 bis e l’abrogazione del carcere ostativo, ma un piccolo quanto simbolico elemento procedurale si potrebbe davvero azzardare. Il filosofo tedesco-coreano Byung-chul Han in La scomparsa...

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