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Meno politiche passive per concentrare le risorse sul taglio della pressione fiscale sulle aziende. È questa la “manovra” che auspica Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche Itinerari previdenziali. Un’azione che avrebbe il triplice merito di alleggerire il carico che grava sulle spalle di quel soggetto che, ricorda Brambilla, è ancora oggi «l’asse portante» dell’economia italiana, portare qualche soldo in più nelle tasche dei lavoratori e contestualmente liberare risorse per consentire agli imprenditori di fare nuovi e sempre più vitali investimenti. Una ricetta che, oltretutto, aiuterebbe a porre le premesse per creare nuova occupazione e combattere, molto meglio di quanto non possano fare bonus, sconti e agevolazioni, la povertà. Un’impostazione, quest’ultima, che purtroppo Brambilla rintraccia anche nella legge di bilancio in discussione in Parlamento, senza sostanziali diversità da quanto fatto dagli esecutivi nell’ultimo decennio.
Che giudizio dà de...
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