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Nel precedente numero di Tempi ho raccontato, senza fornire prove, testimonianze o indizi, una notizia clamorosa, ossia la progressiva scomparsa degli stati vegetativi, la chiusura di alcuni nuclei specializzati, il bisbiglio di alcuni medici e infermieri. Mi aspettavo un “perché”, una replica sdegnata, una chiamata che mi sconfessasse. Invece, l’articolo ha avuto meno attenzione di un discorso di Elly Schlein.
Quando lo stavo scrivendo chiesi al direttore Boffi se ritenesse appropriato pubblicare una storia senza testimonianze, alzando un allarme perlomeno angosciante. Tempi non si è sottratto. A venire meno sono state le reazioni e forse la mia ingenuità, che ancora a 53 anni manifesto palesemente. Non gliene frega niente a nessuno (forse, se questo fosse stato il titolo, qualcuno se ne sarebbe accorto).
Del resto, non ho parlato di Conte, del Pd, della Meloni, di qualche minchiata sparata a Sanremo, della Ferragni e di Fedez, o di S...
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