Vorrebbero cambiare la politica italiana, ma forse prima è meglio che si studino un po’ le sue regole. L’ultima gaffe, che Radio radicale ha messo on line, l’ha fatta Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera del Movimento Cinque Stelle. Intervistata su quale fosse il suo candidato ideale alla presidenza della Repubblica, Lombardi ha detto che l’età non conta tanto che «non mi pare ci sia scritto in Costituzione». Largo ai giovani dunque. Il problema è che, secondo la Carta, il Capo dello Stato deve avere almeno cinquant’anni (non esattamente l’età di un imberbe, insomma).
Lombardi, dopo che la giornalista le ha fatto notare la gaffe, ha cercato di aggiustare il tiro: «Nel senso», si è corretta, «che non c’è scritto dagli ottanta in su, o dai settanta in su, che è l’età media dei candidati».
EMMA BONINO. In ogni caso, prosegue la capogruppo, «deve essere una persona, uomo o donna, di altissima professionalità, specchiata come moralità e in assenza di conflitti di interesse». In particolare, pur non essendo «una questione prioritaria», a Lombardi piacerebbe fosse una donna». E chi è l’unica donna nella rosa dei candidati del Movimento scelta dai web-elettori grillini? Emma Bonino. Solo che, sul suo nome, Lombardi frena: «Fa parte di questo sistema che a noi non piace. A titolo personale, nulla quaestio, ma è una persona che da trenta quarant’anni è all’interno del sistema politico».
Insomma, fa parte di quella casta che i grillini vedono come fumo negli occhi. «In più – prosegue – ha delle posizioni sulle liberalizzazioni che vanno contro il nostro programma». Quali liberalizzazioni? Quelli dui cosiddetti diritti civili, eutanasia, aborto eccetera? Ma no. Lombardi si riferisce «all’acqua pubblica, che secondo noi deve rimanere in mano allo Stato».