A Pasquetta, in Liguria, è andata in scena la «guerra del lavoro» tra la Coop e la Cgil, come l’ha descritta l’Ansa. Mentre l’Ipercoop del centro commerciale Le Terrazze, a La Spezia, è rimasto aperto, facendo lavorare buona parte dei suoi 160 dipendenti, la Cgil ha organizzato uno sciopero dalle 6 di mattina fino alla chiusura serale per manifestare «contro la legge che ha liberalizzato gli orari di apertura» e «rivendicare il diritto delle cassiere, dei banconisti e dei magazzinieri a santificare laicamente le feste e il diritto al lavoro come dignità». Come fatto notare da Dario Di Vico sul Corriere della Sera un sodalizio storico si sta rompendo e le «differenze aumentano tra la Coop e la Cgil». Maurizio Fasce, direttore del personale della divisione ipermercati di Coop Liguria, conferma a tempi.it.
Cos’è successo alle Terrazze a Pasquetta?
In occasione di una normalissima giornata di lavoro festivo, già decisa da tempo, la Filcams Cgil ha proclamato uno sciopero cui hanno aderito iscritti al sindacato accorsi da ogni parte della Liguria. L’ipermercato è rimasto comunque aperto garantendo il servizio alle 30 mila persone che sono venute a fare la spesa.
In quanti hanno scioperato?
Gli sforzi per far accorrere gente sono stati notevoli, ma tra i dipendenti dell’ipermercato la percentuale delle adesioni è stata di poco superiore al 40 per cento, una delle più basse di sempre. Più della metà dei dipendenti che avrebbe dovuto lavorare, infatti, lo ha fatto regolarmente, mentre una piccola percentuale aveva già preso le ferie.
Avete avuto bisogno di ricorrere ai dipendenti di altri stabilimenti?
Quattro o cinque capireparto dell’ipermercato di Sarzana sono stati chiamati per garantire i turni, perché non sapevamo quante persone avrebbero aderito allo sciopero. Avremmo comunque potuto garantire il servizio anche senza di loro.
Lo sciopero ha seguito di poco il congresso della Filcams, in occasione del quale sono state rinnovate le segreterie che hanno dimostrato un orientamento diverso da quelle precedenti. Non a caso uno dei temi congressuali è stato: “Non si toccano le domeniche”. Forse è anche per questo motivo che non è stato sottoscritto l’accordo sindacale prima di Pasquetta.
Durante gli anni scorsi vi era già capitato di lavorare a Pasquetta?
Sia nel 2012 che nel 2013 abbiamo lavorato il lunedì dell’Angelo e abbiamo sempre trovato un accordo coi sindacati.
Gli altri sindacati non si sono mai opposti?
Gli altri sindacati hanno sempre dimostrato di voler collaborare e di essere aperti a uno scambio. Del resto, anche quest’anno quello che noi abbiamo proposto ai lavoratori era di aggiungere una festività in più in cui l’ipermercato sarebbe rimasto aperto, ma a fronte di una festività lavorata in meno per ogni singolo dipendente.
Cosa ne pensano i lavoratori?
Premesso che noi abbiamo sempre privilegiato il criterio della volontarietà in occasione del lavoro durante i giorni festivi, constatiamo che i tempi sono cambiati e che molti di loro non disdegnano affatto di lavorare durante i festivi. Anche perché la paga di un giorno festivo è di 80/90 euro superiore a quella di una normale giornata lavorativa. È per l’azienda, invece, che rimanere aperti durante le festività rappresenta un costo ma quando lo fa la concorrenza, non puoi sottrarti. Siamo una cooperativa, è vero, ma anche noi dobbiamo far quadrare i conti e chiudere i bilanci in attivo.
Adesso cosa succederà?
Finché prevarrà un approccio ideologico e un atteggiamento antagonista da parte della Filcams Cgil sarà dura trovare una soluzione. Se non rivedranno le loro posizioni non riusciremo a rinnovare il contratto e proseguiranno gli effetti collaterali di questa sua pregiudiziale.
Quali effetti collaterali?
Già il 95 per cento dei nostri dipendenti sono assunti con contratto a tempo indeterminato, ma avevamo promesso di assumere ancora 19 persone. Così come avevamo proposto un mese di maternità aggiuntiva, oltre a quelli previsti dall’Inps, totalmente a carico dell’azienda, e di estendere al nucleo familiare l’assistenza sanitaria che già garantiamo a tutti i nostri dipendenti. Ma siamo fermi.
Il 25 aprile e il 1° maggio all’Ipercoop si lavora?
Saremo chiusi entrambi i giorni come avevamo già previsto.