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L’alluvione a Valencia e la catastrofe dell’informazione

Di Francesco Ramella
11 Novembre 2024
Il disastro in Spagna è stato eccezionale ma non “senza precedenti”, ripetere che la soluzione è il taglio delle emissioni chiedendo di “zittire” chi non la pensa così è inutile terrorismo mediatico. Breve catalogo delle analisi sbagliate lette nei giorni scorsi
Alluvione Valencia
Volontari ripuliscono le strade allagate dall'alluvione a Paiporta, nella provincia di Valencia, in Spagna (foto Ansa)

Un disastro senza precedenti. La causa? Il cambiamento climatico. Come fare perché non accadano più tragedie analoghe? Tagliare in fretta e furia le emissioni di CO2 e «zittire i negazionisti», come ha scritto Mario Tozzi sulla Stampa.

Così si può sintetizzare la lettura largamente prevalente della disastrosa alluvione che ha colpito la città di Valencia e le zone circostanti e il cui bilancio provvisorio è di 222 morti. Sia la “anamnesi” sia la “terapia” proposte sono prive di fondamento nella realtà. Partiamo dal confronto con il passato prendendo in esame l’intensità della precipitazione e il numero di vittime.

A Valencia un’alluvione eccezionale, ma non “senza precedenti”

Nel 2002 veniva pubblicato sull’International Journal of Climatology un articolo scientifico significativamente intitolato “Classificazione degli andamenti delle piogge giornaliere in un’area mediterranea con livelli di intensità estremi: la regione di Valencia”. Nelle conclusioni del paper si può l...

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