
L’allarmismo sul clima? È ingiustificato. E per gli assicuratori «è stato tutto profitto». Parola di Warren Buffett
Non è vero che il cambiamento del clima ha reso più frequenti gli eventi atmosferici estremi. A smentire la tesi che attualmente va per la maggiore tra i media americani, l’unica in grado di “far rientrare” nella teoria del global warming anche questi mesi di freddo polare negli Stati Uniti, è nientemeno che il magnate e paladino liberal Warren Buffett, il “Mago di Omaha”, icona dell’imprenditoria progressista a stelle e strisce, uno che di uragani e altri cataclismi se ne intende, avendo investito per anni e in diversi mercati nel settore delle assicurazioni con il suo fondo Berkshire Hathaway.
«COME CINQUANT’ANNI FA». In una intervista a Cnbc ha detto che il presunto aumento di eventi estremi «finora non si è verificato. Noi pensiamo sempre che faccia freddo. Pensiamo sempre che faccia freddo a Omaha, ma faceva freddo anche cinquant’anni fa». Se fosse vero, per esempio, che gli uragani siano oggi più frequenti che in passato – ha spiegato Buffett parlando della sua esperienza diretta nelle assicurazioni contro questi fenomeni –, essi avrebbero avuto conseguenze sul mercato delle polizze. Quanto meno avrebbero dovuto mettere in difficoltà gli assicuratori, costretti a risarcire chissà quanti danni. E invece proprio dal loro punto di vista «negli Stati Uniti siamo stati abbastanza risparmiati dagli uragani negli ultimi cinque anni». Insomma gli eventi estremi «non hanno avuto effetti sul mercato».
POLIZZE FORTUNATE. O meglio, un effetto ce l’hanno avuto. «Tutto questo parlare del clima», secondo il miliardario americano, ha generato nel pubblico «l’impressione che gli eventi meteorologici degli ultimi dieci anni siano stati insoliti»; ma visto che al contrario «non lo sono stati» (anzi, ha sottolineato Buffett, «degli stessi eventi di cui si legge oggi si leggeva già 30, 40 o 50 anni fa»), semplicemente i premi delle assicurazioni si sono alzati, mentre il rischio per le compagnie non è aumentato affatto. Perciò per gli assicuratori «è stato tutto profitto».
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