“A volte ritornano”. Il nuovo numero di Tempi firmato Alessandro Giuli
Le novità sono tante, a partire dal direttore, Alessandro Giuli, che firma il suo primo numero, impreziosito in prima pagina da una vignetta di Vincino. Nuove, anche se non del tutto per i lettori di Tempi, sono poi anche le firme di Giuliano Ferrara e Pietrangelo Buttafuoco.
LA COPERTINA. Abbiamo voluto raccontarvi l’eterno ritorno della Prima Repubblica (quella che «non si scorda mai» come canta il celebre politologo Checco Zalone) e come la rottamazione sia finita rottamata con la rivincita dei partiti. A farlo sarà lo stesso Giuli, supportato da Giuseppe Alberto Falci che ha stilato un dizionario minimo dell’epoca, dalla A di “apparato” alla Z di “zavorra”.
MILANO-LONDRA. Gabriele Carrer ci spiega perché gli annunci di un Armageddon in caso di vittoria del Leave erano «solo storie del terrore». Il Pil del Regno Unito cresce che è una bellezza. Così il paese si prepara a librarsi in volo «into the world». E Mariarosaria Marchesano illustra i movimenti con cui Milano prova a diventare la Nuova City.
TERREMOTO CENTRO ITALIA. Quattro diversi punti di vista per raccontare il sisma. Le difficoltà della Protezione civile e degli amministratori locali, bloccati da burocrazia e procedure che ne rallentano l’azione. Le “casette” e l’indotto economico che si sta sviluppando nelle zone colpite. Il diario di un’operatrice che si occupa dell’assistenza agli sfollati. Un elogio del tipo umano abruzzese «che si china solo a raccogliere la genziana», firmato da Luigi Amicone.
BATTAGLIE GENERALI. Alan Patarga illustra la guerra franco-tedesca attorno alle Generali. In palio c’è la cassaforte del Paese. Ma anche, per i signorotti italiani, la vittoria finale nell’eterno conflitto tra banchieri guelfi e ghibellini.
LA TERZA ROMA. Ritrattone di Putin firmato Gennaro Sangiuliano. Più dei successi economico-sociali, il merito di zar Vladimir è di aver restituito al popolo la sua storia negletta per ricreare nella nazione il senso di un destino.
UN OSCAR PER MEL GIBSON. Sangue, violenza, fede, sacrificio. Gli ingredienti per la gibsonata perfetta ci sono tutti. Hacksaw Ridge è grande cinema. La lunga attesa non è stata vana.
LE RUBRICHE. Inoltre, come sempre, le rubriche dei nostri Farina, Corradi, Corigliano, Fred Perri, padre Aldo Trento, Mantovano, Clericetti, Tortorella, Fortunato… Qui trovate l’elenco delle edicole in cui è acquistabile.
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