A proposito di natura e cultura

Di Sergio Belardinelli
08 Maggio 2025
Il contributo di Sergio Belardinelli (Università di Bologna) per il Lisander, il substack nato dalla collaborazione tra Tempi e Ibl, in reazione ad un saggio di Corrado Clini sull'ambiente
L'agricoltura sarebbe danneggiata dalla proposta di legge Ue sul ripristino della natura

I discorsi che facciamo su transizione ecologica, cambiamenti climatici, degrado ambientale presuppongono tutti, anche quando non viene esplicitato direttamente, una concezione della natura e del rapporto che gli uomini intrattengono con essa. Commentando il saggio di Corrado Clini, lo ha mostrato chiaramente Francesco Galofaro. Detto approssimativamente con le sue parole, quale è il significato che la natura e la natura umana hanno oggi per ciascuno di noi? Questo il problema sul quale mi permetto di fare qualche, spero non inutile, considerazione, prendendo lo spunto dall’incipit di un celebra saggio di Georg Simmel, scritto nel 1911 e intitolato Concetto e tragedia della cultura.

«L’uomo – scrive Simmel – non si inserisce spontaneamente nella realtà naturale del mondo come l’animale, ma si scinde da essa e le si oppone con i propri fini, lotta usa la violenza e la subisce».

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