A parte Berlusconi, il Pd farebbe bene a trovarsi qualche altro chiodo fisso

Di Luigi Amicone
26 Ottobre 2013
Per il viceministro Fassina la spesa pubblica non si taglia. Per Renzi sì. I ministri del Pd aprono all’amnistia? Per le toghe Pd è un «errore»

Per il viceministro dell’Economia Pd Stefano Fassina «la spesa pubblica non va tagliata». Per il segretario in pectore del Pd, Matteo Renzi, invece sì (però per Vendola, che appoggia Renzi, occorre dire «basta limiti alla spesa pubblica»). I ministri del Pd aprono all’amnistia? Per la schiera di magistrati eletti nel Pd è un «errore».

E per il sindaco di Firenze? «Un gigantesco errore» per di più «diseducativo». Addirittura? Sì. (Mirabile stupidaggine, dato che il sindaco non spiega perché le percentuali di recidiva tra gli indultati sono minime a confronto di quelle di chi ha trascorso in carcere l’intera pena). Per il premier Pd Enrico Letta lo sciopero dei sindacati contro la legge di stabilità non è «un errore», come invece sostiene il suo viceministro Fassina.
Ma è pur sempre «una decisione precipitosa». Al capogruppo Pd alla Camera la legge di stabilità va molto bene («rappresenta una significativa inversione di marcia»). Però va bene anche lo sciopero indetto dai sindacati contro la legge di stabilità («la politica rispetti il sindacato»).

Dunque, fisicamente il Pd sta al governo. Ma col pensiero è già al congresso. Per cui ci sta la sintesi filogovernativa di Cuperlo, candidato numero 1 alternativo a Renzi («la legge di stabilità è un passo avanti, però bisogna cambiarla, bene l’amnistia, però Renzi ha ragione sulla legalità»). Ci sta la tesi antigovernativa del numero due Civati («legge di stabilità e poi tutti al voto»). E ci sta pure il dadaista outsider numero 3 Pittella («legge di stabilità è un “vorrei ma non posso”»). Dopo di che, se Berlusconi è un chiodo fisso almeno è un chiodo. E ben piantato. Dire invece cosa sia il Pd, è come inchiodare un budino alla parete.

@LuigiAmicone

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7 commenti

  1. Gmtubini

    A me di quello che fa, non fa o dovrebbe eventualmente fare il PD non me ne frega un cappero.
    Si può dire?

    1. Giovanni

      E a me non frega un cappero di quello che capita a Berlusconi.Si può dire?

      1. Gmtubini

        Immagino di sì, visto che io son vent’anni che lo dico…

        1. Giovanni

          Allora i suoi sodali (come Amicone) la piantino di menarcela col fatto che bisogna trovare per lui una soluzione che eviti il carcere, che ci vuole pacificazione ecc ecc. Hai i mezzi per difendersi da solo, nei processi, come tutti.

  2. Andrea

    Dopo il pomeriggio da psicodramma di ieri di ciò che resta del PDL e del suo Caro Leader, direi che questo articolo del Direttore affronta proprio il cuore della questione, vola dritto al centro della notizia… Eh sì, oggi 26 ottobre 2013 il problema è proprio il PD, tutti i problemi dei vostri Tempi sono solo del PD.
    Grazie per questo lucidissimo articolo da arrampicata sugli specchi: ci voleva.

  3. poveritaliaa

    E’ divertente leggere la lista delle contraddizioni del PD, peraltro TUTTE comunque tese a cercare soluzioni alla situazione disastrosa del’ Italia, e non dire una parola su quello che succede nel PDL (o è già tornato FI?) dove non c’ è una parola tra i contendenti che si stanno scannando, che possa interessare il Paese reale, ma è tutto sempre e soltanto incentrato sulla sorte personale di un condannato in via definitiva.

    Caro Amicone se lei si prendesse la briga di ascoltarsi o leggersi gli interventi dei candidati alla segreteria PD, si accorgerebbe che TUTTI e quattro parlano di cose da fare, fanno proposte.
    La parola Berlusconi, non la si nomina nemmeno più, fa parte di un triste passato da superare.

  4. Giovanni

    Berlusconi un chiodo fisso PER IL PD? Mi sembra di sognare…ma se il PDL non parla d’altro!! Hanno pure tentato una crisi di governo e continuano a minacciarla a ogni nuovo passaggio giudiziario !!
    Facciamo così, non parliamone più nessuno, lui si difenda nei tribunali e pensiamo all’Italia.

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