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A cosa mirano le dichiarazioni di Macron sull’invio di truppe francesi, ed eventualmente di altri paesi della Nato, in Ucraina? E come si combinano con le dichiarazioni più recenti, come quelle successive all’attentato terroristico presumibilmente jihadista del Crocus Centre di Mosca, con le quali il presidente francese ha riproposto forme di collaborazione fra Europa e Russia («Abbiamo offerto ai servizi di sicurezza russi e ai nostri partner nella regione una maggiore cooperazione. Dobbiamo guardarci da ogni strumentalizzazione o distorsione, ma essere esigenti ed efficienti. È con questo spirito che andiamo avanti e spero che la Russia faccia lo stesso»)?
La fuga in avanti di Macron sull'Ucraina
Da un punto di vista fattuale il primo insieme di dichiarazioni rappresenta, come ha commentato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, una fuga in avanti: nemmeno gli ucraini vogliono un corpo di spedizione straniero, come ha chiarito il ministro degli Esteri Kuleba (“Truppe Nat...
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