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Il Deserto dei Tartari

A cosa mirano le parole di Macron su Ucraina e Russia

Di Rodolfo Casadei
26 Marzo 2024
Il presidente francese evoca l’intervento di truppe del suo paese a fianco dell’esercito di Kiev e allo stesso tempo offre collaborazione a Mosca in funzione antijihadista. Un'interpretazione
Macron Putin
Il presidente francese Emmanuel Macron (a sinistra) parla con il presidente russo Vladimir Putin durante una conferenza stampa al Cremlino nel febbraio 2022 (foto Ansa)

A cosa mirano le dichiarazioni di Macron sull’invio di truppe francesi, ed eventualmente di altri paesi della Nato, in Ucraina? E come si combinano con le dichiarazioni più recenti, come quelle successive all’attentato terroristico presumibilmente jihadista del Crocus Centre di Mosca, con le quali il presidente francese ha riproposto forme di collaborazione fra Europa e Russia («Abbiamo offerto ai servizi di sicurezza russi e ai nostri partner nella regione una maggiore cooperazione. Dobbiamo guardarci da ogni strumentalizzazione o distorsione, ma essere esigenti ed efficienti. È con questo spirito che andiamo avanti e spero che la Russia faccia lo stesso»)?
La fuga in avanti di Macron sull'Ucraina
Da un punto di vista fattuale il primo insieme di dichiarazioni rappresenta, come ha commentato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, una fuga in avanti: nemmeno gli ucraini vogliono un corpo di spedizione straniero, come ha chiarito il ministro degli Esteri Kuleba (“Truppe Nat...

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