C’è un’emergenza a Milano? Se lo chiede ironicamente Avvenire. Il caldo? Gli anziani soli? Gli sfrattati? I disoccupati? Nulla di tutto questo: l’emergenza secondo la giunta Pisapia è il Registro delle coppie di fatto. I Consigli di zona, i “parlamentini” cittadini, sono stati invitati con una certa sollecitudine ad esprimere un parere obbligatorio ma non vincolante su questo argomento, per dar modo a Palazzo Marino di legiferare prima della pausa estiva. Una prassi già sperimentata in altre legislature comunali? «No, non è mai accaduto. Malgrado il periodo estivo e i ritmi feriali, questa urgenza mi pare sospetta e poco trasparente». Tempi.it ha contattato Giovanni Ferrari, presidente di Zona 5 dal 2006 al 2011, tutt’ora consigliere in quota Pdl. «Questa richiesta potrebbe essere uno specchietto per le allodole, un modo per spostare il tiro sulle priorità. Non si vuole parlare dell’Imu, né avviare un dibattito sul Bilancio comunale, dato che sottotraccia sul territorio un po’ di malumori ci sono».
Un parere “dal territorio” per tagliare le gambe a distinguo interni alla maggioranza?
Può darsi. Ma alla fine faranno senz’altro quadrare il cerchio: a Palazzo Marino avranno l’appoggio dei grillini che ufficialmente sono all’opposizione. La loro fretta è generata dal ritardo dovuto alla visita del Papa durante le giornate sulla famiglia: votarlo prima sarebbe stato considerato un affronto all’autorità del Santo Padre, anche all’interno della stessa maggioranza. Per loro, prima si chiude questa partita, meglio è.
I Consigli di Zona non hanno problemi più urgenti da affrontare?
Sì, e di più concreti. Chi è di Milano conosce bene quelli della Zona 5: l’eterna questione della pubblica sicurezza nel periodo estivo della “movida” sui Navigli, il ritorno dei Rom…
Che cosa ha chiesto il Comune ai “parlamentini”?
Hanno attivato le varie commissioni “Pari opportunità” , per poi votare l’ordine del giorno nel giro di pochissimo tempo. Per esempio, il nostro Consiglio di Zona è stato convocato con le modalità di un’assemblea di condominio, con prima e seconda convocazione: una cosa molto particolare. Il secondo appuntamento abbassa il numero dei partecipanti per far passare la mozione: segno che le difficoltà non ci sono solo in giunta. Ma in questo momento sono altre le priorità dei cittadini.
Come si spiega, dunque, questa richiesta?
Quando la sinistra va al potere ha spesso di queste pretese. Lo si vede dalle sue attività: l’Area C, le domeniche a piedi, ora il registro delle coppie di fatto. Il meccanismo “etico” è sempre lo stesso: tu (cittadino) sei ignorante e io (Comune) ti indico come vivere.