Alla Camera si discute la legge sull’omofobia. I deputati del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo si sono presentati con garofani rosa all’occhiello, nel taschino o tra i capelli perché, hanno spiegato, «vogliamo ricordare i garofani rosa che portavano i deputati inglesi quando hanno approvato il matrimonio tra persone dello stesso sesso. È di buon auspicio». Di buon auspicio per cosa? Gaffe rivelatrice (come quella di Scalfarotto), visto che la legge parla di altro.
Di seguito riportiamole dichiarazioni di Edmondo Cirielli e Eugenia Roccella
«Questo testo tocca la libertà di opinione dell’articolo 21 e la libertà di culto dell’articolo 19 della Costituzione. Chi professa la dottrina sociale cristiana, in particolare, ed è contrario all’adozione delle coppie gay potrà essere accusato attraverso questa legge di incitare alle discriminazioni delle persone omosessuali?»
Edmondo Cirielli, deputato Fdi
«Sulla proposta di legge contro l’omofobia non c’è ancora un accordo su un testo condiviso, a conferma del fatto che il tema andava affrontato con un’impostazione meno ideologica e di bandiera da parte della sinistra. Un atteggiamento diverso e un’alternativa all’inserimento del contrasto all’omofobia nella legge Mancino avrebbero consentito facilmente un’ampia condivisione. Le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Lega, Fratelli di Italia e da 11 deputati del Pdl, hanno comunque ottenuto 100 voti, più del doppio di quelli prevedibili. Siamo soddisfatti di un risultato che indica con chiarezza un disagio, profondo soprattutto nel Pdl, nei confronti di una proposta illiberale e repressiva che limiterà pesantemente la libertà di opinione».
Eugenia Roccella, deputato Pdl