Articolo tratto dall’Osservatore romano – Via libera della Camera dei rappresentanti statunitense a una risoluzione, non vincolante, che condanna le atrocità commesse dal cosiddetto Stato islamico (Is) nei confronti delle minoranze religiose, inclusi i cristiani, definendole «genocidio». La misura è passata ieri con 393 voti a favore e zero contrari. L’Amministrazione Obama è chiamata ora a decidere formalmente se adottare o meno questa risoluzione. Il termine fissato dal Congresso per la decisione è il 17 marzo.
Il dipartimento di Stato potrebbe tuttavia chiedere più tempo per esaminare il dossier al fine di capire meglio se le azioni dei jihadisti rientrano nella definizione di genocidio come «atti commessi con l’intento di distruggere in tutto o in parte un gruppo etnico, razziale o religioso». L’adozione della risoluzione costituirebbe un passo importante per gli Stati Uniti: si tratterebbe infatti solo del secondo caso di adozione della definizione mentre è in corso un conflitto.
Alcuni giorni fa erano stati i vescovi statunitensi a scendere in campo per sollecitare l’Amministrazione a farsi promotrice di iniziative chiaramente in difesa delle minoranze. I vescovi, in un comunicato, hanno infatti chiesto «una risposta internazionale» contro «il genocidio in corso in Medio oriente contro cristiani, yazidi e altri gruppi religiosi».