
Verranno girati tre nuovi film su Lady Diana. Potevamo farne a meno
Quante ore di film di pessima qualità sono state girate sulla morte della mai abbastanza compianta Lady Diana? Quante pagine di autobiografie non autorizzate che hanno saputo far infuriare la famiglia reale e in particolar modo la regina Elisabetta sono state scritte? È uscito “Diana, la vita e il mito”, “Lady Diana, the chronicles” di Tina Brown, “H.P., l’ultimo autista di Lady Diana”, un’intervista all’unico superstite dell’incidente dell’Almà, “Diana alla ricerca dell’amore”, “Chi ha ucciso Lady D.?” di Claudio Brachino, e tanti altri ancora. Poca la filmografia ufficiale, nel film “The Queen”, biopic su sua maestà interpretato da Helen Mirrer, al fatto erano riservate poche scene. Lo scorso anno al festival di Cannes, è stato portato un film documentario chiamato Unlawful killing, sugli ultimi attimi in quella Mercedes maledetta di Diana e Dodi, girato dopo tre anni di ricerche e di investimenti per la verità fatti da Mohammed Al Fayed, il padre di Dodi, per sostenere la tesi che la coppia sia stata fatta fuori perché scomoda per il lustro della famiglia Windsor. Nel film si sostiene anche che il famoso scatto della principessa sanguinante tra le lamiere accartocciate dell’auto fosse un falso, e la donna nella foto in questione una sosia. Una teoria più buona per una puntata di Voyager che per un documentario.
[internal_gallery gid=25447]Ora l’annuncio che tre nuovi film verranno girati a breve. “Caught in flight” tratterà degli ultimi due anni della vita di Diana, e a interpretarla sarà Naomi Watts. “Diana” ha la trama ancora incerta, come è incerto il corpo della diva che incarnerà la principessa triste: o Scarlett Johannsson o Keira Knightley. Ora arriva anche un film che verrà tratto dalle scottanti pagine scritte dalla guardia del corpo reale, Ken Warfe, che nel 1997 aveva pubblicato il libro “Diana: Closely Guarded Secret”. Forse sarà Charlize Theron a darle vita. Il produttore Stephen Evans ha detto che verranno raccontati gli anni dalla nascita di Harry in avanti, quelli appunto che scorrevano sotto gli occhi di “zio Ken”, così il piccolo Windsor chiamava la guardia del corpo di sua madre. Insomma, tre nuovi film per raccontare la parte più scomoda della storia della monarchia inglese degli ultimi anni. Non proprio un bel regalo per Elisabetta II in onore del suo giubileo.
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