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Vattani: «Nessuna attenuante per l’invasione russa, ma si lavori a un cessate il fuoco»

Di Emanuele Boffi
13 Novembre 2022
«La diplomazia non si deve fermare nemmeno sotto le bombe. Bisogna fare di tutto per evitare continue escalation». Chiacchierata con il veterano degli ambasciatori italiani
soldati ucraini intervista Vattani
Soldati ucraini a nord di Kherson, Ucraina, il 29 ottobre scorso (foto Ansa)

Pochi in Italia possono vantare la carriera diplomatica di Umberto Vattani. È stato per due volte segretario generale del ministero degli Affari Esteri e presidente dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero fino al 2011. Ha servito il nostro Paese a partire dagli anni Sessanta, consigliere diplomatico di Ciriaco De Mita, Giulio Andreotti, Giuliano Amato e infine consigliere di Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Non c’è governo in Italia che non abbia approfittato della sua esperienza per intavolare trattative, anche nelle situazioni più complicate. Oggi è presidente della Venice International University.
Con lui proviamo a capire se esista o meno qualche possibilità di trovare una via d’uscita al conflitto in Ucraina che si trascina ormai da mesi, dopo la sciagurata invasione ordinata dal presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio. È utopistico chiederselo? È possibile avviare una trattativa che preservi le richieste territoriali e di libertà e giustizia del popolo u...

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