Utero in affitto. Coppia gay commissiona una figlia in Nepal, ma arriva la bambina sbagliata

Di Redazione
11 Gennaio 2016
Dopo un test genetico i due uomini israeliani hanno scoperto l'errore e hanno rispedito indietro la bambina. «È un errore umano grave ma non è raro»

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Sono partiti da Israele, destinazione Nepal, per prendere la figlia che avevano commissionato a una madre surrogata. Una volta ritornati a casa, dopo aver effettuato un test genetico obbligatorio, si sono accorti che la bambina non era la loro e l’hanno rimandata indietro.

«ERRORE UMANO». È quanto successo a una coppia omosessuale, che si era avvalsa della collaborazione dell’agenzia israeliana esperta in utero in affitto Tamuz. Questa ha dichiarato che si tratta di un «caso di errore umano». L’ovulo comprato e fertilizzato con lo sperma dei due uomini non era infatti stato impiantato nell’utero della donna giusta.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]TEST GENETICO. La bambina è nata il mese scorso ma l’errore è stato scoperto solo questa settimana durante un test genetico condotto allo Sheba Medical Center di Ramat Gan, alla periferia di Tel Aviv. Simili test sono richiesti in Israele per legge a tutte le coppie omosessuali che si recano all’estero per la pratica dell’utero in affitto. I risultati solitamente richiedono diverse settimane.

BAMBINI E MADRI SURROGATE. La coppia gay ha rispedito indietro la bambina, che è stata affidata ai genitori che l’avevano davvero commissionata, e ora sta aspettando di vedere se la donna che questi ultimi avevano scelto come surrogata sta portando in grembo il loro bambino oppure no. Se non fosse così, i loro ovuli fecondati potrebbero essere andati persi e la seconda madre surrogata potrebbe essere incinta del figlio risultante dal materiale genetico di una terza coppia.

SBAGLI FREQUENTI. Da sempre il Nepal è una meta ambita dalle coppie omosessuali israeliane, ma la nazione himalayana ha bloccato le nuove pratiche ad agosto in attesa di rivedere la legge, come fatto anche da India e Thailandia. Secondo Dana Magdassi, proprietaria dell’agenzia Lotus, simili errori non sono così rari: «È uno sbaglio molto grave che avviene spesso anche da noi in Israele. Si sente parlare poco di simili errori all’estero, perché i dottori sanno che una volta che le coppie israeliane rientrano in patria sono costrette a fare un test genetico», ha spiegato ad Haaretz.

Foto utero in affitto da Shutterstock

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42 commenti

  1. Nino

    Traduzione approssimativa (che non cambia il senso della notizia; c’è stato un errore e la bambina è stata riconsegnata alla coppia corretta)

    1. giovanna

      DFTT
      (NINO)

      Lo so che è difficile, quando la trollona impersona “nino” ancora di più, ma proviamoci.

    2. andrea udt

      Grazie Nino, sei il prototipo perfetto di cosa succede alla umanità delle persone quando queste si attaccano a principi astratti e ideali platonici.

      Succede, nell’esempio concreto che hai appena fornito, che si convincono che il senso della notizia sia che c’è stato un errore di consegna e non si accorgono che il senso vero e’ che un essere umano è stato trattato come un pacco postale o un prodotto non conforme al capitolato.

      Se si parla di costituzione e commi SEMBRA che non ti sfugga una virgola: se si parla di vita ti sfugge tutto.

      E adesso mi arriva pure un cazziatone perché do da mangiare ai troll….

      1. giovanna

        Ma no, Andrea UDT, è che dopo che tu hai scritto in lungo e in largo che si tratta sempre delle stesse cose, dette e ridette, dette e ridette ( parlavi con micheleL, ma è sempre lei, fidati ! ) mi fai tenerezza nel tuo tentativo di rapportarti con la trollona !
        Io mi sento di dare un piccolo avvertimento sulla perfetta e totale inutilità di parlare con la trollona
        ( quanti anni sono che si tenta , ricevendo solo insulti tremendi a noi e alla Chiesa, con la girandola degli horror-nick ? ), poi , ognuno si comporta come meglio crede, ci mancherebbe.

        Che “nino” sia un troll, comunque, non credo che ci siano dubbi : lo sai, vero, che ha dei figli che l’anno scorso andavano all’asilo e quest’anno vanno al lavoro ? 🙂
        Non dico che siamo ai livelli dei due gemelli horror della compianta horror-nick filomena , sempre la stessa trollona, ma quasi !
        Meno male, meno male, meno male che la trollona non ha figli, anche se mi dispiace che la mettono a trollare davanti al computer la mattina e la mettono a letto la sera, impipandosene di come si riduce, impipandosene di un essere umano in queste condizioni.

        1. SUSANNA ROLLI

          Giovanna,
          di cuore,
          per la tua costanza meriteresti un premio NOBEL, per la PACE TRA I POST; che ne dici!?! POST, no n POSTERI, mi raccomando.

      2. Nino

        @Andrea UDT: come più volte ho affermato, sull’utero in affitto ho dei seri dubbi, dubbi che diventano certezze quando si parla di paesi come il Nepal dove è improbabile che ciò che spinge una donna ad accettare di fare la “portatrice” sia l’altruismo.

        Ora, se analizzi la vicenda, e metti da parte il giudizio sulla pratica in sè, la notizia è che c’è stato un errore e che a questo errore si è rimediato. Le cronache non dicono altro e le notizia sono frammentarie, ma mi sembra giusto che la bambina si astata affidata al genitore genetico (che la aspettava). Quello che è successo è simile ad uno scambio di bambini nella nursery di un ospedale, non credo (ma ripeto le notizie in merito sono frammentarie) che il genitore (o i genitori) genetico sarebbe stato felice di scoprire che la sua figlia non sarebbe cresciuta con lui (o loro)

        Per il resto non dar retta ai troll, quelli si limitano ad insultare

        1. Giannino Stoppani

          E’ vero, l’ha sempre detto di aver dubbi, già da quando si firmava Filomena.

        2. andrea udt

          Nino, ma lo vedi come sei?

          Io NON POSSO mettere da parte il giudizio sulla “pratica” in se.

          Ma di cosa vuoi discutere con me? Sull’efficienza delle procedure mediche di corretto tracciamento del materiale genetico, elaborare una procedura ISO900vattelapesca o sul fatto che legami familiari, il sangue non sono cose che puoi scomporre e ricomporre a piacimento come i lego dei “my Little pony”? (così sai pure cosa ho regalato a Natale a mia nipote..)

          Io su molte cose sono in forte disaccordo col lettore medio di Tempi. Una su tutte riguardo al tema in questione è l’atteggiamento alla Ruini “nessun riconoscimento alle coppie omossessuali in quanto tali”. No, non credo proprio che quello che provano le coppie omo sia un amore figlio di un Dio minore.

          Ma non è accettabile, tollerabile che per una umana esigenza di genitorialità siano pronti a piallare le esigenze dei ragazzi, che venga tolto loro a tavolino la possibilità di sperimentare la complementarietà di uomo e donna.

          Perché non ci sono 80 studi che tengano: maternità e paternità sono complementari e quello che da una madre ai figli non è quello che dà un padre ai figli.

          Il tuo atteggiamento e’ di far finta che in nome di un diritto astratto questa complementarietà si possa trascurare a vantaggio dei desideri degli adulti.

          No, non è il mio punto di vista, non è nemmeno un punto di vista, e’ una certezza che ho maturato da figlio, da zio, da amico di molte coppie sposate con figli.

          Mi sa tanto che dovrò offrire un caffè anche a te: e se sei un multinik meglio, risparmio pure.

          Stammi bene.

          1. SUSANNA ROLLI

            Caro Andrea,
            ::”sia un amore figlio di un Dio minore”.
            Non dimenticherò mai Don Oreste Benzi guardare negli occhi una ragazza lesbica con tanto amore (in TV), e dirle: “vedi, Tu sei stata creata da Dio per cose più grandi, non per un amore vero, sei stata creata donna da Dio…su vuoi, puoi raggiunger la felicità, e la raggiungerai veramente, totalmente e solamente se cercherai di fare la Sua volontà”.
            Davvero, una donna non è per una donna, e non posso dire niente io che ho un marito, ma lo possono certamente testimoniare tanti giovani che hanno conosciuto l’amore vero -e ce ne sono!, hanno capito che non era “cosa buona”, che c’è un bel progetto su ciascuno, basta dire il proprio “sì” a Dio…Forse conosci la storia di LUCA DI TOLVE: gran bella storia (a lieto fine).
            Poi, siamo liberi di compiere ciò che vogliamo.

          2. andrea udt

            ..ecco, su queste cose non ci intendiamo. Non mi esprimo su Tolve. In tutta la mia vita ho conosciuto una sola coppia omo (due ragazze). Ricordo bene di come fossero terrorizzate che le loro famiglie lo venissero a sapere. Non deve esser un gran bel vivere, concordi?

            Ma non scriverò lenzuolate di commenti per convincerti del mio punto di vista. Ti dico solo una cosa: ho letto un commento di Eliseo del Deserto, credo fosse rivolto proprio a Costanza Miriano. “..io sono omosessuale..”, mi colpiva questa affermazione. Una presa d’atto su quello che si è.

            Devi ammettere che essere gay e cattolici, cercando di rispettare la dottrina, censurando la propria sessualità e’ una sfida enorme.

          3. andrea udt

            Trovata, sul blog di eliseo. “lettera a costanza miriano” 25 luglio 2013. Googolando si trova subito. Rispetto la storia di Tolve, ma che si possa “guarire”… Vabbè, non è in tema con l’articolo.

            Però nemmeno queste cose si possono “mettere da parte”.

            Porta pazienza con me.

          4. SUSANNA ROLLI

            Andrea Udt,
            portane anche tu con me!!
            Lo sai, vero, che chi ci riesce tocca il Cielo con un dito? E perchè negare tanta felicità a tutti, Andrea? E perchè le due amiche lesbiche (due donne, come si fa, poi ..boh!) erano terrorizzate?..se per loro è così “naturale” dovrebbero non sentirne il peso…Se poi dall’altra parte ci sono reazioni non tanto postitive io capisco!!, l’unic a cosa che non capisco è la violenza, no quella non deve esistere; però la reazione non la si deve vedere come un segno negativo. Faccio un paragone. Oggi come oggi se un cristiano si sdegna, si scandalizza del peccato e parla di demonio è tacciato di troglodita fondamentalista incallito ecc. ecc.; no!, il male -che fa male!- deve suscitare in noi una certa reazione, anche perchè poi si legge che “I TIEPIDI LI VOMITO”, ed i tiepidi son quelli che mangiano a tutte le greppie!, sono il sale scipito buono solo per essere gettato via!, mi capisci? Mi capisci che se mia figlia viene a dirmi che frequenta (con annessi e connessi dinamicamente a me incomprensibili -e non voglio sapere di più) io non me ne sto apaticamente davanti a lei? Vuole l’ok? Non glielo do, spero il bene vero per lei, lo supplicherei, ma non l’amerei di meno, questo è certo….
            Ciao, possiamo riparlarne.
            Grazie!

          5. SUSANNA ROLLI

            Andrea Udt,
            portane anche tu con me!!
            Lo sai, vero, che chi ci riesce tocca il Cielo con un dito? E perchè negare tanta felicità a tutti, Andrea? E perchè le due amiche lesbiche (due donne, come si fa, poi ..boh!) erano terrorizzate?..se per loro è così “naturale” dovrebbero non sentirne il peso…Se poi dall’altra parte ci sono reazioni non tanto postitive io capisco!!, l’unic a cosa che non capisco è la violenza, no quella non deve esistere; però la reazione non la si deve vedere come un segno negativo. Faccio un paragone. Oggi come oggi se un cristiano si sdegna, si scandalizza del peccato e parla di demonio è tacciato di troglodita fondamentalista incallito ecc. ecc.; no!, il male -che fa male!- deve suscitare in noi una certa reazione, anche perchè poi si legge che “I TIEPIDI LI VOMITO”, ed i tiepidi son quelli che mangiano a tutte le greppie!, sono il sale scipito buono solo per essere gettato via!, mi capisci? Mi capisci che se mia figlia viene a dirmi che frequenta (con annessi e connessi dinamicamente a me incomprensibili -e non voglio sapere di più) io non me ne sto apaticamente davanti a lei? Vuole l’ok? Non glielo do, spero il bene vero per lei, lo supplicherei, ma non l’amerei di meno, questo è certo….
            Ciao, possiamo riparlarne.
            Grazie!

          6. Nino

            @Andrea UDT: io non voglio assolutamente convincerti che l’utero in affitto sia una cosa giusta, se questa pratica ti fa indignare indignati. Ma devi indignarti perchè una coppia omosessuale è ricorsa a quella pratica, non perchè ha restituito la bambina al genitore (o ai genitori) biologici.

            Diverso, molto diverso, e censurabilissimo, sarebbe stato se la coppia avesse rifiutato la bambina perchè affetta da qualche malattia (come ha fatto la coppia ETERO italiana salita agli onori della cronaca recentemente per aver abbandonato, alla nascita, la loro figlia in quanto affetta da sindrome di down)

            Ecco perchè ti chiedevo di scindere la notizia, perchè il fatto che sia una coppia omosessuale impedisce di discutere della specifica vicenda. Quindi te lo chiedo in modo diverso. Se la notizia avesse riguardato una coppia etero, quale sarebbe il tuo giudizio sulla vicenda?

          7. Andrea udt

            Ti rispondo per l’ultima volta, anche perché avrei una vita da mandare avanti.

            A carte scoperte: se la notizia avesse riguardato una coppia etero, SBAGLIANDO, mi sarei indignato di meno. Sono buono, ma non così buono e giusto.

            Ora, riprendo le tue parole: “ma devi indignarti perchè una coppia omosessuale è ricorsa a quella pratica” Certo che mi indigno, anzi CI indignamo tutti e due, ma per motivi profondamente diversi.

            Lei mi par di capire si indigna perché pensa “se non ce li lasciano adottare almeno ce li lascino “fabbricare” (virgolettato mio)”

            Dietro questo modo di pensare, che è quello che va per la maggiore, si (mal)cela un amore malato. Lei pensa che avere bambini sia un diritto. Io umanamente capisco benissimo il desiderio di genitorialità. Ma non lo giustifico a tutti i costi, non lo considero un diritto. Se il prezzo è negare la complementarietà affettiva di uomo e donna verso i figli non lo giustifico perché non sarà lei, Nino, o lui, MicheleL, a pagarlo.

            MicheleL si attacca agli 80 studi: ma può fare 80 volte il giro del mondo, bersi caffè per l’equivalente degli 80 euro di Renzi, ma la sostanza non cambia: c’è un di meno per quei ragazzi. Non credo che quegli studi siano tutto spazzatura. Quei ragazzi possono comunque (comunque nel senso di nonostante) crescere bene, come molti altri che superano traumi o difficoltà familiari.

            Ma, puoi girarla quanto vuoi, viene negato loro qualcosa di veramente importante e viene fatto a tavolino, pianificato. C’è un atto di egoismo primigenio: ecco perché dico che è un amore malato.

            Le faccio un esempio volutamente pesante: i figli dei desaparesidos. Tolti alle madri infanti e cresciuti da altri. Con amore, attenzione, dedizione, tutto quello che vuoi. Ma con un atto di egoismo primigenio potenzialmente devastante se iniziano a chiedersi “chi sono io, chi è mio padre, mia madre, quali sono le mie radici?”.

            Ora le coppie omogenitoriali queste domande se le nascondono per umana debolezza nel migliore dei casi, per egoismo e ideologia nei peggiori.

            E nella loro testolina pensano che basta un libricino gender per riprogrammare il cuore di quei ragazzi e mettersi la coscienza in pace.

            Si spiega così l’attenzione MORBOSA per la sessualità e l’affettività degli adolescenti: dietro la facciata della lotta al bullismo c’è questo recondito e inconfessabile proposito. Mi faccio o mi procuro un figlio e se le cose vanno storte penso di cavarmela col libricino del c@##o! In pratica METTO IN CONTO FIN DALL’INIZIO di far ricadere sui figli tutte le eventuali problematiche affettive.

            Le faccio un altro esempio: io sono etero e le donne mi piacciono da matti. Sia come amiche che come amanti. Ma non pretendo a norma di legge o da dettato costituzionale che qualcuna si innamori di me. Non è così che funziona. Se ci pensa bene è la stessa cosa con i figli: il diritto ad “AVERLI” non esiste.

            Vorrei aggiungere anche una ultima considerazione: l’uso della parola amore. Il giochino spudorato è questo: la Chiesa non vuole che le coppie omo si amino. E’ un giochino di facile presa, “tu non mi lasci amare ed essere amato” è una accusa formidabile per mettere all’angolo l’interlocutore e farlo passare per un insensibile mostro.

            Ma, per come la vedo io, amare nella forma più alta può talvolta comportare una rinuncia.
            Non condanno gli omosessuali, non penso che siano pervertiti: vogliono essere felici tanto quanto me.

            Ma se davvero vogliono amare, fare un gesto d’amore, devono capire che rinunciare a lottare per ottenere le adozioni è un gesto d’amore altissimo verso quei ragazzi a cui l’affetto complementare di uomo e donna non verrà negato.

            Ecco, le ho spiegato tutto e in tutte le salse. Non ci crederà, ma io sono convinto che perfino i MicheleL hanno compreso il mio punto di vista e ne hanno capito le ragioni.

            Ragioni che non sono CONTRO loro, ma PER qualcuno: qualcuno che non vota, non va ai talkshow, non orienta il mercato. Ma qualcuno importante, visto che i figli sono il nostro futuro.

            P.S: ultima aggiunta: come si è capito Ruini non è il mio idolo. Qualcuno direbbe che sono “Kasperiano”. Ma non è quello il punto. Tolte le mie simpatie istintive rimane una amara verità: il “piano inclinato” esiste, eccome. Non si sta discutendo di unioni civili realizzabili in maniera CIVILE, si vuole arrivare alla equiparazione in toto al matrimonio.
            Ecco perché non vi si può concedere nemmeno un millimetro. Almeno su questo Ruini ha ragione.

          8. Nino

            @Andrea UDT: ho anche io una vita (ragion per cui solo questa mattina ho risposto al tuo precedente commento), mi pare però che almeno un senso del mio commento iniziale sia stato chiarito: tu ti indigni perchè una coppia omosessuale è ricorsa a quella pratica non perchè un errore è stato corretto. Ma è l’errore e la sua correzione l’oggetto dell’articolo, errore che poteva avvenire (ed è avvenuto) anche se la coppia fosse stata una coppia etero (scambio di ovuli fecondati … ricordi il caso dei gemelli nati a Roma pochi mesi fa?)

            L’esempio dei figli dei desparecidos (tolti alle loro famiglie e cresciuti, anche “bene”, in altre famiglie) ovviamente non è attinente perchè dietro a quegli episodi c’è un atto violento. Tu puoi ribattermi che anche l’utero in affitto è un atto violento, io dico che può essere, ed è per questo che lo stesso atto in Nepal o in Canada non ha la stessa valenza. Almeno in Canada (o in USA) si può essere ragionevolmente certi che la scelta della donna sia stata libera (poi ci si può chiedere se una scelta così impegnativa possa essere veramente libera)

            Il virgolettato è senz’altro il tuo perchè io quello non l’ho mai detto, però sono dell’idea che una coppia omosessuale può essere (non è) una coppia di ottimi genitori esattamente quanto può esserlo (non è) una coppia eterosessuale, e che probabilmente se le coppie omosessuali potessero adottare ci sarebbe meno ricorso ad altre pratiche (mia opinione personale non suffragata da nessuno studio).

            L’altra obiezione che io ho è che a fronte di tutta questa discussione sulla stepchild adoption nessuno fin’ora ha pensato di affrontare il problema dell’utero in affitto alla radice, ovvero con una legge che lo proibisca e lo punisca anche se vi si ricorre all’estero in nazioni dove è legale, invece si associa questa pratica alla stepchild adoption che al contrario in italia riguarda in bassissima percentuale bambini nati con l’utero in affitto.

          9. giovanna

            “Nino”, ma tu non hai una vita, hai una super vita !
            Pensa, hai dei figli che un anno vanno all’asilo ( insieme ad una marea di bambini comprati dai gay, che incontri tutti i giorni e che ti fanno tenerezza, come cagnolini ! ) e l’anno dopo i tuoi figli vanno a lavorare ! Dico, a lavorare e l’anno prima avevano meno di 5 anni !!!!
            Che vita fantastica che devi avere !

            ( trollona, scusa eh, ma farsi prendere per i fondelli da una che la mettono a trollare la mattina, finché non la mettono a letto al sera, per tutto il giorno…non ci sto ! e non lagnarti che tu sei tanti educato…che il lavoro sporco lo fai con altri nick, che guarda caso sono sempre in compresenza con te ! un pochino di lealtà, è chiedere troppo, vero ? )

          10. Sebastiano

            AndreaUdt, questo tuo intervento me lo copio e incollo.
            Grazie!

        3. Toni

          La “portatrice” per “altruismo” … linguaggio annacquato ed ipocrita. Il tenero Nino spaccia che in Europa l’utero si possa prestare per altruismo.

          1. Nino

            In Europa l’utero in affitto è reato

          2. Toni

            L’Europa è ipocrita. Non essendo cavilloso come te punto sul fatto che puoi andare Stati Uniti o in Canada , comprarti un bambino, tornare in patria e non avere problemi penali. Qualche problema li puoi avere con Russia o Ucraina se al consolato di sgamano. O sbaglio?
            Ti faccio notare che parlavo di “altruismo” della “portatrice” e dei tuoi “dubbi” sui quali mi sfuggono le motivazioni e la consistenza.

          3. Nino

            Premesso che non sono interessato alla cosa per cui non sono abbastanza informato, non credo che si possano avere problemi in Russia o Ucraina se si rispettano le leggi di quelle nazioni

          4. Toni

            Non sei poco informato, manifesti qualitativamente solo la stessa superficialità che esprimevi con le “trascrizioni ” del tuo sindaco Marino (hai ancora il fans club?). Svolazzi intorno alla cosa e fai finta di non vedere: C’è un succulento mercato di essere umani.

        4. andrea udt

          “…metti da parte il giudizio sulla pratica in se”

          Col c@##o! Non ci sperare. Più ti rileggo più mi girano.

          1. giovanna

            CVD !

        5. Toni

          Nino
          Mi affascina il motivo e la consistenza dei tuoi “seri dubbi”. Perché sarebbe sbagliato in Nepal (luogo dove i dubbi diventano per te certezze) e giusto nell’Europa civile? Dato per scontato che in Europa quanto in Nepal la motivazione è di tipo contrattuale ed essendo secondario se la fame è il movente in Nepal o l’ultimo smatphone in Europa, quali sarebbero i tuoi “seri dubbi”? E perché per te sarebbe sbagliato farsi pagare per prestare l’utero mentre non lo sarebbe se fosse gratis?

          1. giovanna

            Secondo me, ora ” nino ” interviene come “micheleL” : è la sua specialità !

            Caro Andrea, rispetto il tuo pensiero, ma non puoi non convenire che dal considerare sullo stesso piano l’amore tra uomo e dona e tra persone dello stesso sesso , non può che derivare tutto ciò che aborri rispetto ai figli : in effetti, storicamente, accade così.
            Se conta “l’amore “, basta amarsi , in qualsiasi combinazione, e il resto viene da sé.
            Se invece ci sono delle differenze, sono rapporti diversi che DEVONO essere trattati in modo diverso, rimarcandone le differenze, pur venendo incontro ad istanze che al momento sembrano piuttosto specchietti per le allodole, dunque riconosciamole come tali e non permettiamo ad eredità, affitti e ospedali di essere cavalli di troia per ridurre a povere cose i nostri figli.

            Per il caffè con la trollona lascia pur perdere….si tratta di una persona del tutto impossibilitata…il massimo che riesce a fare è molestare su internet chi sveli imprudentemente la propria identità… ha parlato diffusamente lei stessa del suo passatempo preferito…però sarei curiosa..come si presenterebbe? come la madre horror di due gemelli horror “triestina” ? come il vecchio e mortifero conoscente di Amicone, “lucillo” che promise un articolo dirompente sull’eutanasia, rivelatosi una bufala totale, dovendo rinunciare all’anonimato ? come l’untuoso “nino” , padre di due figli che un anno vanno all’asilo e l’anno dopo a lavorare ? come il blasfemo e spaventoso “shiva ” ?….che direbbe la nostra Stanislao Moulinski dei poveri ? “ebbene sì, maledetto Carter, hai vinto anche stavolta !”:-)

            Ciao, Andrea, sei una persona buona, anche se magari ti potresti arrabbiare a sentirtelo dire !
            Per me, però, è il complimento dei complimenti, dunque…

          2. Menelik

            Cara Giovanna, se tu fossi la webmaster di questo blog, in una settimana sarebbe disinfestato.

          3. SUSANNA ROLLI

            @ Menelik
            Certamente, anzichè GHOSTBUSTERS la chiameremmo TROLLSBUSTERS!!.

          4. giovanna

            Ma non sono nessuno, carissimi, e i troll alla “nino” prosperano indisturbati, con gli alter ego a fare il lavoro sporco degli insulti e delle offese ai lettori e ai giornalisti.
            Guardate come si rivolge a Toni, pari pari alla vecchia filomena o al vecchio carlo o al vecchio bob , ecc ecc.
            La redazione cancella molto più di prima, ma…aiutati che Dio t’aiuta !
            Non possono fare tutto loro contro il troll-team della trollona !
            Certo che fare questa brutta fine di amplificare le tesi disumane e rimasticate e insulse della trollona….sapendo che i figli di “nino” l’anno scorso andavano alla’asilo e quest’anno lavorano, dando corda ad un troll fatto e finito, che fin da quando si è presentato, non fa che prenderci per i fondelli…siamo troppo ingenui !

          5. Nino

            Mi spiace Toni, io ho scritto una cosa diversa , ho scritto che ho seri dubbi in generale, sulla pratica e non ho scritto che se nel Nepal è sbagliata nell’Europa (dove tra l’altro non è permessa) è giusta

          6. Toni

            Mio caro, definisci la natura di questi dubbi, perché in effetti non dici niente, anzi sottendi un “si può fare”. Il fatto che ti diventa certezza in Nepal significherà che da qualche parte la certezza ti viene meno. Quando? in caso di “generosa donatrice”? E se uno riceve un “dono” cosi gradito (un prestito così gradito che presenta, comunque qualche rischio, per la saluta di una persona) si può essere riconoscenti al punto da fargli un regalo di 10.000 dollari (non ho idea di un una cifra adeguata per un regalo di questa portata)? Ho commetta un reato se è generoso?
            Sono curiosità sul Nino-pensiero

          7. Nino

            @Toni: i miei dubbi sono in generale su quella pratica a prescindere dal paese in cui viene effettuata, e l’ho già detto tante volte. La certezza deriva dal fatto che è già difficile capire perchè una donna sceglie di fare la portatrice, ma almeno in canada e Stati Uniti la legge (per quel poco che ne so) è molto stringente e posso sperare che la scelta della donna sia meno condizionata, in Nepal (come in India) posso pensare che sulla donna ci possano essere molti più elementi che la condizionano

          8. Toni

            Ho trovato questo in un sito a te amico: “Numerose donne si rivolgono a xxxxxx, il più famoso centro per la maternità assistita in Europa, con sede in Ucraina. I viaggi verso l’Est dell’Europa sono infatti numerosi in quanto i costi per un utero in affitto sono molto più bassi rispetto a quelli riscontrabili negli Stati Uniti o in Canada: stando al catalogo fornito dalla xxxx, il costo di una maternità surrogata é di 29.000 euro per ogni tentativo, mentre in America si parte da una cifra di 100.000 euro in su. La differenza sostanziale nella scelta tra paesi come l’America o Russia, India e Ucraina é a livello giuridico: il rientro dal Canada o dagli Stati Uniti in Italia dove la maternità surrogata é vietata dalla legge 40 del 2004, come in Francia, Germania, Messico, Svezia, Svizzera, Cina non crea problemi penali, in quanto i bambini hanno cittadinanza e passaporto americani o canadesi e dunque non ci sono problemi di trascrizione dei certificati di nascita.”

            Le cifre ti aiutano a capire il “perché una donna sceglie di fare la portatrice”? Ti aiuta anche sulla speranza e le diversità di “condizionamento”?

          9. SUSANNAROLLI

            Abominevole! 🙁

        6. Cisco

          @ Nino

          Dixit: “la notizia è che c’è stato un errore e che a questo errore si è rimediato.”

          Eh no, caro suprtroll, c’è stato invece un errore IRRIMEDIABILE, perché quella bambina è stata trattata come un pacco postale. Che vergogna…

    3. Martino

      Utero Prime!
      Te la consegno in tutto il mondo tra una poppata e l’altra.
      Non voglio neanche immaginare il disagio della neonata : vergogna!

      1. SUSANNA ROLLI

        “L’umanità è a un bivio” (Giovanni P. II°): qualcuno se n’è accorto?!?

  2. beppe

    a quando le PUBBLICITA’ stile ZALANDO o DALANI?

  3. SUSANNA ROLLI

    Io piuttosto che leggere queste schifezze – non mi riferisco certo all’articolo (breve, chiaro e scorrevole) ma a quanto in esso contenuto, preferirei zappare la vigna che ho dietro casa con la zappa da mane a sera per tutto l’anno, sole o pioggia, neve o gelo, forti raffiche di vento, persistente siccità; festivi compresi….Veramente si stava meglio quando si stava peggio, soprattutto per i bambini.

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