Unioni gay. Roccella a Galan: Non è una lotta tra oscurantisti e illuminati, ma una questione antropologica
Eugenia Roccella, parlamentare del Pdl, ha scritto oggi una lettera pubblicata sul Corriere della Sera. Ecco il testo:
Nell’intervista sul Corriere della Sera di ieri, l’onorevole Giancarlo Galan, parlando del suo disegno di legge sulle unioni omoaffettive, chiama in causa me e il senatore Carlo Giovanardi come «la coppia di pasdaran» che vi si oppone, e si chiede per quale motivo l’Italia sia rimasta «l’unico Paese del pianeta in cui ci si pone ancora il problema del voto cattolico».
A Galan suggerirei di gettare uno sguardo alla vicina Francia dove, per non porsi questo futile problema, François Hollande ha visto riempirsi le piazze di folle che manifestavano contro la legge sul matrimonio omosessuale e contro il governo che l’ha emanata. La Francia insegna anche che le unioni civili sono solo un passaggio verso il matrimonio gay. I Pacs, infatti, sono stati varati già nel 1999, e del resto in tutti i Paesi europei dove le unioni civili sono state riconosciute si è passati, in pochi anni, al matrimonio omosessuale.
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Non si può liquidare la questione come un banale conflitto fra progressisti illuminati e oscurantisti omofobi. Bisogna riconoscere che è in atto una rivoluzione antropologica che cambia i fondamenti della nostra cultura, destruttura istituzioni millenarie come il matrimonio fra un uomo e una donna, e trasforma radicalmente la genitorialità e la filiazione. Oggi è a rischio la stessa possibilità di continuare a utilizzare termini come mamma e papà, ormai sostituiti in mezza Europa da «genitore uno» e «genitore due». Sarebbe utile aprire un dibattito che tenga conto della complessità della questione e delle sue ricadute sociali, evitando le semplificazioni ideologiche, sempre pericolose per il legislatore.
on. Eugenia Roccella, Pdl
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17 commenti
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dai dai non lamentatevi che è il vs pipolo delle libertà che vuole donare all’Italia questa bella llbertà di culatonismo legalizzato 🙂 e a tal proposito fantastico il vostro ministro in carica egr sig on dott Lupi sull’argomento defilato 🙂 e l’egr sig on dott Firmigoni silenzioso, che abbia bisogno di una bella vacanzina formato daccò? 🙂 😀
Mi permetto di consigliare all’on. Roccella di andarsene dal pdl. Lo stesso dovrebbero fare i “cattolici” aderenti a partiti che non si riconoscono nei valori “non negoziabili”.
Uscite voi perchè se domandaste l’espulsione di altri verreste immediatamente bollati come fondamentalisti e loro come martiri. Andatevene ringraziando per la storia svolta in comune e spiegando il perchè.
Consiglio agli elettori “cattolici”…vediamo di aprire gli occhioni sonnacchiosi!!!!!
E’ proprio questa la meshineria, pensare sempre che uno fa quel che fa esclusivamente x un tornaconto personale di bassa lega. A mio parere Mauro non ha ragionato così. Ripeto, indipendentemente dall’essere d’accordo con lui (per inciso, io lo sono)
Chiedo scusa a Quercia, la risposta era per Charlie
Il sig. Mauro si è messo con il dr. Monti, che doveva salvare l’Italia e che invece l’ha ridotta peggio di come l’aveva presa in affido.
Anche la Corte dei Conti, cifre alla mano, ha sostenuto questo.
Per inciso, sono forse stato troppo severo con il nostro transfuga, quando parlavo del suo valore.
Indubbiamente ha dei numeri; lo ha dimostrato al Parlamento Europeo.
Tuttavia, sono scettico sulle imprese valoriali che potrà portare a compimento come Ministro della Difesa nel governo Monti.
A parte farsi conoscere bene anche sulla scena internazionale.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Un bel … volpino !
Nel PDL ce ne sarebbero stati 35 prima di lui, prima di diventare ministro !
Forse a pensar male si farà anche peccato, come diceva una fresca buonanima, però si indovina !
Salvo poi conoscere meglio una persona e riscoprirsi pieno di pregiudizi……… e di possibilità di conoscere Mauro ho l’impressione che anche tu ne abbia avute molte.
E ripeto, questo al di la delle scelte politiche su cui avrei molto da obiettare. Perchè tu poi insisti nonostante una parziale ammissione sul giudizio troppo severo. Uno può anche sbagliare (secondo me non ha sbagliato e moltissimi la pensano come me) ma un “volpino” è uno che nelle scelte pensa proprio solo al proprio tornaconto personale. E in un momento così delicato ascoltando parlare Mauro io credo che lui sia stato onestamente convinto di fare la scelta migliore e più responasabile. Tu pensi che abbia sbagliato? Può darsi, ci sta.
Ma il tuo modo di giudicare le persone somiglia molto a quello di tanta gente che scrive qui messaggi pieni di un pregiudizio che ben conosciamo.
Impressione sbagliata.
Ma, qui, in gioco non ci stanno le capacità o i meriti del sig. Mauro, prima del cambio di casacca.
Ci sta l’alleanza con Jack, lo squartatore dell’Italia, messo lì perché doveva salvarla.
Come nominare Dracula presidente dell’AVIS.
Giudizio non solo mio, ma che si ricava anche dal pronunciamento della Corte dei Conti.
E scusa se è poco.
Se il personaggio in questione si allea a Jack, i casi sono due:
– o lo giudica un ottimo chirurgo che ha salvato il paziente.
– o si crede così bravo da riuscire a porre rimedio agli squarci del macellaio.
Nel primo caso è matto.
Nel secondo un illuso.
Siccome io, sinceramente, non credo né alla prima né alla seconda ipotesi, perché reputo il personaggio molto, ma molto intelligente, ho espresso una non trascurabile terza via:
– sto con uno che ancora conta, perché – per non uscire di scena – da tecnico si è scaltramente riciclato in politico.
E in poca brigata, ho vita beata con carriera assicurata.
Sono pieno di pregiudizi ?
Di più !
Ti autorizzo a definirmi un noto ” pregiudicato pregiudicatore “.
E te pareva che non usciva la solita ammonizione !
Chissà se esce anche per altri !
Comunque, chi se ne frega !
Anzi ho messo anche le iniziali delle mie smodate generalità.
Così se vogliono espellermi per smoderatezza, per esser venuto meno nelle mie esternazioni alle regole democratiche ( ? ) – come dice anche quel grand’islamico, democratico di Erdogan – hanno anche il mio numero di maglia.
È strano che la Roccella sia l’unica ad alzare la voce. E non mi riferisco solo al PDL, ma anche ai cattolici – se così possiamo ancora chiamarli – che militano negli altri schieramenti.
“Il coraggio, uno non se lo può dare”
(A. Manzoni)
Comunque, onore alla Roccella.
Si può criticare Mauro x le sue scelte (e secondo me lo stesso vale x Monti ma di lui mi interessa meno); ma palare di “mossa furba” in funzione di “ambizioni personali” o di paragoni con persone sulla cui statura umana è veramente carità cristiana stendere un velo pietoso vi rende uguali al mitico Carlomasifrancescogiuliogi_gipaolaecc.ecc. Meschineria pura
Se Mauro fosse rimasto nel PDL, non gli avrebbero dato alcuna corsia preferenziale per arrivare dove è arrivato ora nel governo Letta, pur con il suo curriculum non disprezzabile come esponente europeo.
@Sergio Landi
“O fate fuori le mele marce o scegliamo qualcun altro” il PDL è da mo che è tutto marcio, gli unici che valevano qualcosa se ne sono andati quando e sceso in campo Monti, vedi ad esempio il vostro caro Mario Mauro.
Sul valore di Mauro non ci scommetto un euro bucato.
Monti si è rivelato un fallimento totale e un vampiro mai sazio del sangue degli italiani.
Ora col timbro anche della Corte dei Conti.
Oltre che un arrivista politico, lui che era partito con l’aureola del tecnico.
Passare dalla sua parte è stata una mossa furba, se si tiene conto delle ambizioni personali del transfuga, che sfrutta enormi spazi per il proprio protagonismo personale in un partito lillipuziano, impensabili dove si trovava prima.
Perfettamente d’accordo su Monti. E dico che preferisco di gran lunga avere Grillo, Vendola e Di Pietro assieme piuttosto che un nuovo governo simile a quello di Monti.
E con lui tutti quelli della sua cricca, Mauro compreso: per me vale di piú gente come De Gregorio, Calearo, Razzi e Scilipoti.
Non credo occorra aggiungere altro.