Aveva tutto, Kizito Mihigo, compositore e cantante di canzoni liturgiche adorato come una rockstar (in alcuni paesi africani la musica religiosa contemporanea e i suoi interpreti godono della stessa popolarità e degli stessi successi commerciali dei musicisti pop nel resto del mondo): fama, denaro, fidanzate in serie, il sostegno compatto dell’establishment, l’apprezzamento del governo e del capo dello Stato.
Ha perso tutto: prima la libertà (condannato a 10 anni di carcere, graziato dopo averne espiati quattro), poi la possibilità di esprimersi come artista, infine la vita: nuovament...
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