«Un governo Pd-Pdl è l’unica soluzione. Bersani è prigioniero dei suoi slogan. Berlusconi non è il diavolo»
«Un esecutivo che unisca Bersani e Berlusconi è l’unica soluzione. Altrimenti, lo Spirito Santo ha fatto il miracolo di darci papa Francesco, può fare un altro giro sulla Capitale per far nascere un governo». Lo ha detto questa mattina in un’inintevista a Radio 24 il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo.
Il rebus del governo preoccupa perché «nella valutazione dei mercati non contano solo i fondamentali, ma anche le prospettive politiche e di governabilità di un paese. Se non avremo un governo stabile, solido e autorevole nei prossimi giorni, ci sarà una grande tentazione da parte dei mercati di liberarsi del debito italiano, di cui una percentuale dal 33 al 40 per cento è in mano estera».
IL PD VUOLE SPACCARE IL M5S. Solo un governo di larghe intese – e che quindi coinvolga i due partiti – può essere utile al paese per uscire dalla crisi, così come è successo in «Olanda, Grecia e Svizzera. In Italia vogliamo inventarci una soluzione diversa. Auguri». Polillo, infatti, ha aspramente criticato la tattica di Pier Luigi Bersani di voler evitare una collaborazione col Cavaliere. Il Pd, ha spiegato, «è rimasto prigioniero dei suoi slogan. Non tutto il Pd, perché poi quando parli coi loro deputati c’è gente di grandissimo livello e di ragionevolezza, però quando si rimane prigionieri della propria propaganda si porta il paese allo sfascio».
Secondo il sottosegretario un tale governo dovrebbe durare «un anno e mezzo. L’alternativa qual è? Spacchiamo il M5S? La proposta di Bersani mira a questo. Dal punto di vista della deontologia democratica parlamentare, avere una strategia che punti a spaccare un gruppo è la cosa peggiore da fare. Vogliamo fare la transumanza di senatori, una cosa eticamente non sostenibile. È stato criticato Berlusconi sulla vicenda De Gregorio, dicendo che ha corrotto e ha causato la transumanza. E questa è la strategia di un grande partito come il Pd? Fate voi». «Se uno pensa – ha aggiunto – che Berlusconi sia il diavolo della Seconda Repubblica, che posso fare… Per me non è un demonio, io lo considero una persona normale. Se lo avesse fatto Berlusconi con Scilipoti…».
CIPRO. Polillo ha parlato anche della crisi cipriota: «La trattativa con Cipro dura dal giugno del 2012. Se in un anno loro non sono riusciti a trovare una soluzione, l’Europa che deve fare? Deve continuare a finanziare la bella vita dei ciprioti? L’Europa ha chiesto una manovra da 6 miliardi, che non deve essere fatta per forza sui depositi bancari. Come fare una manovra, ha detto l’Europa, decidete voi. Se non la fate, alla fine facciamo un taglio draconiano. In Italia non è successa la stessa cosa. L’Europa ci ha chiesto sacrifici e noi li abbiamo fatti, perché a Cipro no? Noi siamo figli di un dio minore? Noi le manovre le facciamo e Cipro no?».
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La cosa più esilarante è che Berlusconi in campagna elettorale demonizzava la lista Monti perché avrebbe fatto da stampella – si diceva – al centrosinistra. Ora il PDL propone Bersani come premier, roba da non credere. Bisogna decidersi se gli elettori sono cretini oppure no: nel secondo caso occorre prendere atto che il PDL ha dimezzato i voti e il M5S ha, purtroppo, vinto.