

Se c’è un settore nel quale il Vaticano è sempre andato forte è la filatelia. E il prossimo 21 giugno sono in uscita cinque pezzi. Uno in particolare rende omaggio a un anniversario speciale nella vita di papa Benedetto XVI: il sessantesimo anno dall’ordinazione sacerdotale di Joseph Ratzinger, che cadrà il prossimo 29 giugno.
Altre emissioni vaticane sono dedicate a “L’Osservatore Romano”, PostEurop e alla “Giornata mondiale della gioventù”. Quattro i francobolli (per gli appassionati sono fogli da dieci pezzi uguali e tiratura pari a 150mila serie, costo pari a 75 centesimi, porto valido anche per la Germania). Interessanti i bozzetti, accanto ai simboli presenti sullo stemma pontificio e all’emblema complessivo, sono riprodotti i momenti più importanti della vita ecclesiastica di Joseph Ratzinger.
L’ordinazione sacerdotale con accanto la conchiglia ha un significato teologico, spiega l’Ufficio filatelico e numismatico, riferendosi al primo esemplare. «Vuole ricordare la leggenda attribuita a sant’Agostino, il quale incontrando un giovinetto sulla spiaggia, che con una conchiglia cercava di mettere tutta l’acqua del mare in una buca di sabbia, gli chiese cosa facesse. Quello gli spiegò il suo vano tentativo, e Agostino capì il riferimento al suo inutile sforzo di tentare di far entrare l’infinità di Dio nella limitata mente umana; essa è anche simbolo del pellegrino». Nel secondo è ricordata la consacrazione a vescovo, risalente al 28 maggio 1977; quanto all’allegoria, un’antica tradizione racconta “come il primo vescovo di Frisinga, san Corbiniano (680-730), messosi in viaggio per recarsi a Roma a cavallo, mentre attraversava una foresta fu assalito da un orso che gli sbranò il cavallo”. Non solo riuscì ad ammansire l’animale, ma a caricarlo dei suoi bagagli facendosi accompagnare fino alla Città Eterna. L’orso addomesticato dalla grazia di Dio è lo stesso vescovo, mentre il carico ricorda il peso del suo episcopato.
Nel terzo dentello la nomina a cardinale, celebrata poco dopo, il 27 giugno 1977; accanto vi è la testa di moro, antica rappresentazione della Diocesi di Monaco e Frisinga. L’ultima carta valore è per l’elezione papale del 19 aprile 2005, dove i tre richiami sono ricomposti nell’emblema. A ricordare l’anniversario sarà in qualche modo anche la diocesi di Albano nel cui territorio è la Villa Pontificia di Castelgandolfo dove Benedetto XVI si trasferisce il 6 luglio. Infatti la prima messa il giovane Joseph la celebrò insieme al fratello Georg, anche lui ordinato il 29 giugno, quasi una settimana dopo l’8 di luglio nel villaggio di Traustein. E siccome all’epoca non si concelebrava, la celebrarono a un’ora di distanza. Il vescovo di Albano Marcello Semeraro sta già progettando un festeggiamento speciale per i due fratelli, che amano comunque celebrare in modo riservato le ricorrenze personali.
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