Ufficiale arrestato nel rastrellamento alla Manif pour tous scrive a Hollande: «Si riprenda le mie decorazioni»

Di Redazione
29 Maggio 2013
Lettera al presidente francese di un giovane militare fermato per 24 ore con l'unica colpa di aver assistito alla manifestazione contro le nozze gay. «La forza senza il diritto rende la verità abietta»

Signor Presidente della Repubblica,

giovane ufficiale nelle Riserva Operazionale dell’Armata di Terra, arrestato arbitrariamente in occasione del Rastrellamento ai Champs-Élysées il 25 maggio 2013 e detenuto per 24 ore, vi prego gentilmente di ritirare le mie decorazioni militari. Il disonore che mi avete fatto subire non mi permette più di portare degnamente il simbolo del rispetto che mi era stato concesso dalla Nazione.
Giurista nel civile, diplomato alla Scuola Speciale Militare di Saint-Cyr e master 2 di relazioni internazionali Sicurezza Difesa, pensavo di essere degno della Repubblica avendo saputo assimilare i valori e le virtù apprese lungo il corso della mia educazione.

Non abitando nella nostra Capitale, ma essendo semplice provinciale, mi dirigevo verso la tomba del Milite Ignoto per un momento di raccoglimento presso i nostri antenati morti per la nostra Libertà.
Risalivo l’Avenue des Champs-Élysées quando dei movimenti di folla hanno attirato la mia attenzione. Mi sono naturalmente avvicinato a ciò che mi sembrava essere il centro di un’azione di protesta. Ho riconosciuto delle bandiere della “Manif pour Tous”. Non ho visto altro che dei giovani ostinati ma pacifici.
Addestrato per delle missioni di protezione del territorio come Vigipirate, avevo appena appreso che un mio camerata era stato ferito sul piazzale della Défense effettuando la sua missione qualche ora prima. Turbato da tanta agitazione parigina, restavo spettatore e stupefatto della violenza con la quale le nostre forze dell’ordine agivano contro questi giovani. Le immagini parlano da sole. Conosco la difficoltà di gestire una folla e non discuto le azioni individuali della nostra polizia che esegue gli ordini gerarchici.
Tuttavia, sono indignato dagli arresti completamente arbitrari organizzati alla vigilia di una manifestazione autorizzata dalla Prefettura.

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Sono stato arrestato, pur essendo solamente un passante curioso e spettatore silenzioso! Un comandante puntandomi il dito ordina ai suoi subordinati di “imbarcarmi” dopo uno scambio di sguardi… È troppo chiaro per sembrare innocente? La mia pettinatura di ufficiale gli sembrava troppo corta per incarnare il semplice passante, tuttavia ero capo di Picchetto d’Onore di una commemorazione qualche giorno prima per il 68° anniversario della Vittoria dell’8 maggio 1945… Le parole pronunciate dal Prefetto mi risuonano ancora durante la lettura del messaggio del Sig. Kader Arif, ministro delegato presso il Ministro della Difesa, incaricato dei veterani, che ha denunciato le azioni politiche dei nazisti sugli individui giudicati indegni.
La gioventù francese educata ed istruita vi sembra indegna, Signor Presidente?

Sì, possiamo parlare di un RASTRELLAMENTO. Organizzato dai vostri servizi quella sera. Nessuna delle mie (nostre) libertà sono state rispettate. Arrestato senza nessuna ragione, non avevo né nessun segno ostentato di una parte, né comportamento aggressivo. Sono stato arrestato con veemenza come un volgare delinquente, senza alcun preavviso, senza nessuna spiegazione, senza alcuna considerazione.

Ventiquattro ore in custodia, Signor Presidente; mi permetta di ricordarle che “la forza senza il diritto rende la verità abietta”.
Non mi permetterei di criticare la vostra operazione di rastrellamento se degli arresti di massa e improvvisati non fossero stati constatati. Queste ventiquattro ore di detenzione hanno avuto almeno il merito di permettere uno scambio con i miei codetenuti… i numerosi quadri dirigenti e studenti universitari che mi circondavano mi facevanopensare a quelle élites che si mettono in carcere per paura che diventino vettori di coscienza.

Disonorato da questi metodi, sono profondamente offeso e vi prego di voler, gentilmente, ritirare le mie decorazioni che mi rendevano fiero d’incarnare l’Amore profondo della Nostra Patria e i doveri che esse implicano.
“Si muore per una Cattedrale non per delle pietre, per un popolo non per una folla. Si muore per amore dell’uomo se è chiave di volta di una comunità, si muore solo per ciò di cui si può vivere” (Antoine de Saint-Exupéry)
Al fine di facilitarvi le pratiche amministrative, dato che ho subito dei ritardi ripetitivi riguardanti il mio salario, prendo naturalmente delle precauzioni d’uso trasmettendovi il mio identificativo difesa, comunemente chiamato, matricola: 0739020120.
Vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione. Vi prego di gradire, Signor Presidente della Repubblica, l’espressione del mio profondo rispetto.

JM

La traduzione della lettera è di don Pierre Laurent Cabantous ed è apparsa sul sito culturacattolica.it. Qui l’originale francese

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26 commenti

  1. francesco

    certo che la disonestà intellettuale di questo sito è abbominevole.
    ieri si è sposata la prima coppia gay in francia.
    ci hanno bombardato con 1000 articoli riguardo le manifestazioni contro il matrimonio gay e neanche un articolo riguardo il vero oggetto di interesse: il primo matrimonio gay.
    giornalismo da cani.

    certo ora punteranno a non parlarne più e far finta che questi ,matrimoni in francia, come d’altronde nella maggior parte del mondo occidentale, non avvengono.
    infatti la maggior parte di voi ignorano allegramente che il matrimonio tra persone dello stesso sesso è una realtà quasi ovunque in occidente.
    strategia degna della migliore propaganda di regime

    1. Cisco

      Auguri e figli gay! A proposito, hanno già pensato di adottare qualche povero orfanello rinchiuso in qualche terribile istituto di suore brutte e cattive? I matrimoni gay servono a questo no?

      1. Q.B.

        E poi vuoi mettere: chi meglio di un porno divo gay (sbaglio carlomasi?) con sei lauree e un’ignoranza abissale può offrire un’ambiente ideale per la crescita di un bambino. Mica quei truicidi di pretacci e suoracce incattiviti dall’astinenza.

        1. antonio

          meglio un ex porno attore che ti accetta il figlio per quello che è e che lo ama comunque sia, che una persona come te che ama il figlio solo fintanto che rispetta i suoi ideali: etero cattolico

          1. Q.B.

            Carlomasi sei proteiforme, i tuoi nomi sono più cangianti dei riflessi di luce su un pitone di paillettes. Eppure il tuo argomentare sarebbe riconoscibile tra milioni. E non per la lucidità.

      2. francesco

        spero per il suddetto orfanello che lo facciano presto.

        ps
        non tutti gli orfanelli stanno con delle suore, alcuni stanno in istituti pubblici dove la gente che ci lavora non lo fa per vocazione e non tutte le suore sono delle sante

  2. MaMa

    …..a questo punto fossi in te chiederei scusa a carlo masi…..

  3. MaMa

    e Giulio sempre il solito. Nel posto sbagliato al momento sbagliato a dire le cose sbagliate.

    1. Charlie

      Non si chiama Giulio.
      Il suo nome è Carlo Masi.
      Un gay trucido e bestemmiatore .

      1. Charlie

        Chiedo scusa.
        Ho preso una cantonata.
        Non si tratta di Carlo Masi.
        Il suo nome è Andarea

        1. Charlie

          Che si è dichiarato gay.

        2. Q.B.

          Ho sempre avuto il sospetto che carlomasi e andarea fossero la stessa pesona..Stessa lucidità e vastissimo bagaglio culturale.

          1. francesco

            e si perché io con una laurea in ingegneri e una in matematica che si concretizzerà in 3/4 mesi do peso a quello che pensi tu sulla mia cultura.

            se ti fossi dato la pena di leggere i miei messaggi sapresti che non ho mai fatto mistero di chi sono

        3. francesco

          Charlie non hai mai sbagliato,
          se non cambio nome spesso questo sito mi blocca… infatti ho dovuto cambiare ancora… fatti un conto sul livello di imparzialità di questa redazione

          1. Charlie

            Caro Carlo Masi o Giulio o Andarea o Francesco,

            il problema non è il sito, ma sei tu.
            Se ti esprimi da trucido, ti bloccano.
            Figurati che han bloccato anche me, solo perché rispondo per le rime ai trucidi come te e come Galvani.

          2. francesco

            no, guarda. in quella trappola ci sono cascato con il primo nome… ma poi hanno cominciato a bloccarmi sistematicamente a prescindere….

            cmq ripeto:
            anche a me roderebbe l’anima ad essere in fermo per 24 ore per essere passato imn mezzo ad una manifestazione, però quella manifestazione è stata violenta e ha provocato tanti danni e vittime e certo un fermo sbagliato può capitare.
            a differenza di ciò che fecero da noi a genova qui nessuno è stato torturato e/o sequestrato per giorni. normalissimo fermo per accertamenti

          3. Charlie

            Lascia perdere i tuoi primi commenti col primo nome.
            Un florilegio di turpiloquio e bestemmie.

            Che ti aspettavi ?
            Un mazzo di fiori ?

  4. MaMa

    idolo indiscusso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  5. giulio

    se è di 24 è un fermo non un arresto… cosa normale in una manifestazione in cui si sono verificati scontri e ferimenti di 24 poliziotti.
    e voi che andate dietro a sto coglione…
    capisco che a uno possa rodere di essere stato fermato senza aver fatto nulla di male, ma se sei in una manifestazione in cui ci sono violenti scontri con la polizia te lo dovresti aspettare…
    24 ore di fermo e poi rilasciato, che c’è di strano?

    1. viccrep

      mi sembri come le tre scimmie non vedi non senti ma le spari grosse

    2. Q.B.

      Ah beh era un fermo, non un arresto. Allora cambia tutto. Chi di noi avrebbe da obiettare se fosse fermato (mica arrestato) per 24 ore (vuole dire una notte in cella) e poi rilasciato, Tutto normale. In cina e a cuba acade tutti i giorni.

      SI chiama limitazione della libertà personale che nel nostro ordinamento, evidentemnte arretrato e clericale, deve essere, ma pensa un po’, sempre giustificata dal fondato sospetto di avere commesso determinati reati (ben specificati, quindi non una generica presenza sul luogo di una manifestazione violenta) e deve essere convalidata da un giudice.

      Ma che te lo dico a fa’.

  6. MarcoF

    Onore all’ufficiale JM !!

  7. Q.B.

    Stanno sfogliando il libretto rosa dei pensieri arcigay per estrapolare qualche porzioncina sciapa di pensiero precotto che si adatti alla bisogna.

  8. Alessandro

    Avanti, laicisti, anticlericali e propalatori d’ogni risma della cultura gender che ci deliziate con illuminati commenti a tanti articoli di questo sito, coraggio, parlate

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