
Ucraina, calendario di incontri oggi per Renzi. Prima vertice a Bruxelles, poi a Roma con Kerry
È un giovedì fitto di incontri diplomatici, oggi, in relazione alla crisi Ucraina. Molti vedono proprio l’Italia in prima fila, mentre dalla Crimea è giunta la notizia che il parlamento locale ha votato all’unanimità la decisione di secessione da Kiev e di adesione a Mosca. Semaforo verde per «entrare nella Federazione Russa» ancora prima del referendum, che comunque si terrà il 16 marzo, in cui i cittadini della regione orientale dell’Ucraina voteranno la decisione di unirsi alla Russia. Nelle stesse ore del voto del parlamento di Crimea, l’Unione Europa ha deciso il congelamento di tutti i beni dell’ex presidente destituito Viktor Yanukovich e di altri 17 rappresentanti del suo governo, sospettati di appropriazione indebita dei fondi Ue per il paese.
LA “PRIMA” DI RENZI. Intanto è iniziato nel primo pomeriggio di oggi un vertice tra tutti i capi di stato e di governo dei paesi Ue. Si tratta del primo summit a cui Matteo Renzi partecipa da premier. Poco prima dell’incontro, Renzi ha incontrato il premier britannico David Cameron, la Cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e il suo omologo polacco Donald Tusk. Da quanto si è appreso attraverso fonti diplomatiche, i cinque leader si sono confrontati sul dossier sulla crisi ucraina che verrà trattato nel corso del vertice a 28, e hanno «coperto ogni possibile opzione, scambiato le idee sulle rispettive posizioni per trovare il modo di aiutale l’Ucraina». In particolare si è parlato anche di eventuali «sanzioni politiche per spingere verso la “de-escalation”. L’obiettivo è di prendere misure se non ci sono passi avanti». Nel pomeriggio seguirà il vertice a 28.
A ROMA KERRY E LAVROV. Intanto a Roma si sono incontrati al ministero degli Esteri, guidato da Federica Mogherini, il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov. Mentre l’Ue si riunisce, infatti, oggi Mosca continua ad andare per la propria strada e lavora alacramente per semplificare l’adesione della Crimea alla Russia: il premier Dmitry Medvedev ha comunicato di lavorare alla semplificazione delle procedure per concere la nazionalità a cittadini russofoni (come quelli di Crimea) che abbiano vissuto in Russia o in ex repubbliche sovietiche e già la prossima settimana la Russia dovrebbe adottare un proveddimento per rendere possibile a “parti di Stati stranieri” di unirsi alla Federazione Russa. L’incontro a Roma tra Lavrov e Kerry (ufficialmente l’occasione dell’incontro è stata la Conferenza internazionale sulla Libia che si teneva alla Farnesina) non si è chiuso positivamente. A comunicarlo è stato lo stesso Lavrov, che ha spiegato che «Russia e Usa non hanno ancora raggiunto una comprensione reciproca definitiva sull’Ucraina. Per ora non possiamo annunciare alla comunità internazionale di aver raggiunto un accordo». Stasera Renzi, di ritorno da Bruxelles, parteciperà ad un nuovo incontro sulla situazione Ucraina con Kerry e il ministro Mogherini, che si terrà a Roma, a Villa Taverna.
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