Trovatemelo un tema più serio dello sport

Ogni tanto, ma sempre più raramente vista la mia età avanzata, qualcuno mi chiede: «Ma non sei stanco di occuparti di sport? Non vorresti fare altro?». La domanda nasconde un giudizio: lo sport è argomento marginale e futile. Bene, di che altro potrei occuparmi? Potrei andare a Garlasco ad appiattirmi sulle posizioni dei pm, a sputare prove come se fossero i baccelli dei lupini, a fare l’intervista numero 367 al giornalaio, al barista, alla sciura della porta accanto, o potrei infastidire la madre della vittima chiedendole: «Perdona?», con la poveretta che non sa neanche chi perdonare. Potrei andare a tranciare sentenze come ghigliottine sui politici o su chi non la pensa come me, potrei mettere alla berlina Clemente Mastella e la sua famiglia, potrei stare a fare i conti in tasca ai politici, godendo un mucchio a sputtanarli. Potrei raccontare le vite degli altri dal buco della serratura delle intercettazioni. Oppure potrei occuparmi di Miss Italia e disquisire sul lato B (più che disquisire. lasciamo perdere) e su Mike e Loretta. Sì, potrei fare questo “altro” e magari non sentirei più quel senso di sufficienza che accompagna lo sguardo di chi scopre che mi occupo di sport. E invece mi tengo il mio argomento marginale e futile, mi tengo Biscardi e Moratti, Petrucci e Todt. Mi tengo le mie facezie. Vi parrà strano, quindi, ma verso sera mi sento sempre molto più serio di tutti gli “altri”.

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