Scuole serali

Troppo poco amore

Di Gianmario Gatti - Mauro Grimoldi
10 Aprile 2015

georg-Trakl…Troppo poco amore, troppo poca giustizia e pietà, e sempre troppo poco amore; troppa durezza, superbia e ogni specie di dissolutezza – questo sono io. Sono convinto che mi astengo dal male solo per debolezza e vigliaccheria e dunque la mia malvagità è ancor più disonorevole. Bramo il giorno in cui l’anima non vorrà né potrà più abitare in questo corpo infelice, appestato di malinconia, quando abbandonerà questo zimbello di fango e putrefazione, che è soltanto un’immagine riflessa, fin troppo fedele, di un secolo privo di Dio e maledetto.
Dio, soltanto una piccola scintilla di pura amicizia – e si sarebbe salvi; di amore – e si sarebbe redenti!
Lasci che sia.
Georg Trakl, Lettera a Ludvig von Ficker, 26.6.1913

Georg Trakl è stato uno dei più grandi poeti del secolo scorso.
Nato in Austria nel febbraio 1887. Diversi precoci tentativi di suicidio; dall’età di quindici anni abituale consumatore di oppio, morfina, cocaina, Veronal, cloroformio; chimico; partito volontario per la Grande Guerra; infermiere in Polonia; lasciato solo ad assistere decine di feriti, fugge, tenta il suicidio, viene catturato e internato in ospedale; muore ventisettenne per overdose di cocaina verso la fine dell’anno 1914. Ne dà notizia un altro ricoverato con una cartolina spedita da Praga il 9 novembre 1914.

Il signor Trakl è morto all’ospedale del presidio di Cracovia di morte improvvisa (paralisi?).
Ero il suo vicino di stanza
(Firma illeggibile)

Dio, soltanto una piccola scintilla di pura amicizia – e si sarebbe salvi; di amore – e si sarebbe redenti!
Parole preziose per questi tempi duri e difficili. Parole che attendono risposta da noi. Responsabilità, appunto.

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