Tom e Jerry, il celeberrimo cartone animato che ha fatto la gioia di intere generazioni di bambini in tutto il mondo, è stato accusato di razzismo. E non dal pubblico, ma dalla stessa Warner Bros che da qualche anno controlla la Hanna-Barbera, creatrice della serie americana. L’intera collezione degli episodi del gatto e del topo più famosi del mondo è stata infatti rimasterizzata e distribuita in dvd alle famiglie nostalgiche d’America, ma dal lungo elenco delle puntate ne mancano un paio. L’azienda ha spiegato che l’omissione non è stata frutto di un caso o di un mancato reperimento di materiale, si tratta di una scelta culturale.
UN TOPO NERO. Gli episodi censurati sono Casanova Cat (1951) e Mouse cleaning (1948), nei quali il topo Jerry appare tutto annerito e per questo, oltre a subire la consueta caccia del gatto Tom, deve anche sorbirsi i suoi sfottò “a sfondo razziale”. In Casanova Cat, dopo che Jerry è diventato nero, viene costretto a ballare come una marionetta per consentire a Tom di farsi bello con un’affascinante gattina. Puntata cancellata. Cos’è? Un’accusa indiretta di razzismo agli sceneggiatori dell’epoca? Sui siti di e-commerce in cui è possibile preordinare il cofanetto, la Warner Bros ha diffuso una nota ufficiale che spiega i motivi della censura: «I cartoni riflettono sempre la cultura del loro tempo, e anche poteva essere sbagliata, questa cultura esisteva».
FAN INDIGNATI. Non si sono fatte attendere a lungo le reazioni dei fan, che creato il gruppo Facebook “Liberate gli episodi vietati di Tom e Jerry”. Uno di loro commenta: «Ma se questi dvd sono prodotti che interessano il mercato del collezionismo, quindi da adulti, perché ci trattano come bambini?». Un altro fa notare che è un peccato omettere un pezzo di storia dell’animazione solo perché nella casa di produzione c’è un ufficio di pr che si vergogna del passato.