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Alla fine di un anno, di un anno di guerra, drammatico come pochi fra quanti avevamo visto negli ultimi anni – qual è l’atteggiamento che ci è suggerito per guardare in modo giusto ai mesi passati? La lode: Dio, ti lodiamo. Te Deum laudamus.
Mi sembra di sentire le voci di coloro che, comprensibilmente, obbiettano a un simile suggerimento: “Solo una banda di pazzi può esprimersi così, alla fine di un anno tragico”.
Dobbiamo allora cercare le radici e le ragioni di questo atteggiamento strambo che hanno, o dovrebbero avere, coloro che confidano in un Signore che è Padre (Te Dominum confitemur. Te aeternum patrem, omnis terra veneratur: riconosciamo la tua signoria e sappiamo che tutta la terra riconosce e venera la tua paternità).
Signore: c’è uno che, senza cancellare la libertà e la responsabilità degli uomini tiene segretamente le fila della storia e ci invita perciò a riflettere sul significato di ciò che accade. Un po’ più in profondità di come avviene nelle solite chiacc...
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