Suicidio assistito. Lo strabismo della sentenza della Consulta
Da un lato la Corte Costituzionale non riconosce il diritto a morire, dall'altro estende a dismisura il diritto all'autodeterminazione. Nel nome di una errata concezione di personalismo
Da un lato la Corte Costituzionale non riconosce il diritto a morire, dall'altro estende a dismisura il diritto all'autodeterminazione. Nel nome di una errata concezione di personalismo
Pronta per il referendum una legge sulla morte assistita. Piena di inutili paletti che non risparmieranno la vita di malati e disabili come Claire Freeman
Giudizio e opere. Mentre l’Italia cambia volto a colpi di sentenze e ogni sforzo di resistenza politica pare sempre più inutile (vedi il suicidio assistito), sono queste le due dimensioni da coltivare per non perdere la voglia di «immischiarsi del mondo»
Sul suicidio assistito occorre evitare l'errore compiuto con la legge 194, dove l'obiezione di coscienza precluse ai medici obiettori ogni contatto con le donne, e rese i non obiettori dei meri esecutori di aborti
Netta presa di posizione della Federazione dei medici: «Se il suicidio assistito diventa un diritto della collettività, allora sia socialmente e non medicalmente assistito. Il vero problema sono le inadempienze dello Stato sulla palliazione»
La maggioranza di governo presenta una legge sull'eutanasia sottolineando le garanzie contro gli abusi. Ma un rapporto sul suicidio assistito dell'agenzia federale americana a difesa dei disabili spiega: «Qualsiasi legge è pericolosa, le restrizioni vengono aggirate»
Un post di Beppe Grillo e una nuova sentenza di "stop alle cure" dimostrano perfettamente che la confusione sul fine vita è destinata solo ad aumentare. Anche grazie alla Corte costituzionale
La Corte costituzionale non si è limitata a vagliare l'articolo 580, ma ha "dettato" la legge al Parlamento
Il comunicato della Corte costituzionale che depenalizza l'eutanasia è pieno di strafalcioni. Come se non fosse una questione di vita o di morte
Si apre uno scenario inquietante per il mestiere del medico, che deve essere salvaguardato nella sua libertà
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