sindrome down
Intervista a Giorgio Israel, ordinario di Matematica alla Sapienza, che dopo il caso della Danimarca, che vuole eliminare la sindrome di Down uccidendo i feti dei bambini malati, afferma: «Esiste da sempre il mito prometeico della perfezione, di poter ricreare meglio ciò che la natura ha fatto male, ma chi può decidere quale vita è degna di essere vissuta?».

Intervista a Josephine Quintavalle, la più nota esponente laica del movimento pro-life britannico, che davanti al tentativo della Danimarca di eliminare la sindrome di Down uccidendo chi ne è affetto, elogia l'imperfezione: «L'uomo vuole essere efficiente per non avere bisogno. Il problema è che in questo modo non è felice, ma solo».

«Avevo capito della sindrome di Down, anche se nessuno me lo aveva detto. Ma la guardai. Non dimenticherò mai mia figlia mentre apriva gli occhi per la prima volta, e incrociava i miei, e mi entrava dritta nell'anima. “Amami. Non sono quella che ti aspettavi, ma amami, per favore”, sembrava dirmi». La storia di Kelle e Nella

C'è un blog negli Stati Uniti di una madre che insegna ad altre madri cosa significhi amare i figli. «Qualche volta mi lamento perché non ho il parquet di legno che vorrei. La mia Nella è il mio promemoria costante: la vita non è questione di parquet. No, la vita è una questione d'amore e di conoscere e sperimentare la bellezza vera. Quella per cui siamo stati creati»

Un dossier di ProLife Alliance, di cui era sempre stata impedita la pubblicazione, rivela che in Inghilterra e Galles tra il 2002 e il 2010 gli aborti sono aumentati dell'8% per un totale di 189.574 casi. Un terzo delle interruzioni di gravidanza viene fatto per la previsione che il bambino possa avere la sindrome di Down o anche solo labbro leporino o palatoschisi
