Silvio Berlusconi
Carlo Vulpio, giornalista e candidato con l'Idv senza essere eletto, spiega la nuova strategia di Antonio Di Pietro: «L'Idv non è un partito antagonista, è cresciuto alimentandosi nel sistema. Di Pietro è un democristiano che sta perdendo voti e che ha sempre tenuto un piede in due scarpe. E lo fa ancora: si smarca, attacca, ma rimane a sinistra. E' un furbo, fa il populista e sbaglia i congiuntivi, che conosce benissimo ma non doveva tacere i troppi danni di Vendola»

Dopo le critiche a Giulio Tremonti da parte del sottosegretario Guido Crosetto, per cui la manovra è da pazzi, e le dimissioni del consigliere del ministro dell'Economia nell'ambito dell'inchiesta P4, pur non essendo indagato, Berlusconi tende la mano all'opposizione sul web: «Cerchiamo di realizzare insieme le riforme che servono al paese. Il nostro governo continuerà fino alla fine»

Antonio Pisicchio, ex Idv, spiega a Tempi la nuova strategia di Di Pietro: «Antonio sta facendo come nel 2008, quando si è lanciato a sinistra per raccogliere i voti lasciati per strada da Rifondazione comunista, fuori dal Parlmaento. Adesso lo fa con la destra ma il suo segnale può confondere il suo elettorato e rivelarsi un suicidio»

I cinque giorni in cui il sindaco di Napoli Luigi De Magistris doveva ripulire Napoli sono passati ma 2.300 tonnellate di rifiuti sono per strada. I siti di «trasferenza» individuati dal Comune non sono utilizzabili e il capo dello Stato Giurgio Napolitano chiede al governo di approvare subito il decreto sui flussi extraregionali

Nicola Imberti spiega a Tempi che cosa è successo e quali conseguenze avranno le ultime sedute parlamentari: «Di Pietro sta strizzando l'occhio alla destra sociale e così spera di raggiungere un 13% di votanti. Se lui e Berlusconi hanno confabulato assieme è perché questo atteggiamento fa comodo al premier, che vede Bersani indebolito e la sua posizione in Parlamento stabile»

Il decreto sviluppo viene approvato alla Camera con 317 sì, 293 no e 2 astenuti. Poi Silvio Berlusconi va al Senato a parlare su invito del capo dello Stato Giorgio Napolitano: «E' interesse degli italiani che il governo completi la legislatura per mantenere i conti in ordine, eviteremo certamente di fare come alcuni paesi europei che si stanno dissanguando»

Davanti a 80 mila persone il leader della Lega Umberto Bossi arringa la folla di Pontida: riforma fiscale - «Caro Giulio, se vuoi ancora i voti della Lega deve cambiare qualcosa» -, ministeri al Nord, missioni di pace «o di guerra» da ridurre e leadership di Berlusconi appesa a quello che il governo farà. Anche se non «faremo cadere Berlusconi»
