rivolta
Intervista a Karma Dorjee, giornalista di Radio Free Asia che tutti i giorni è a contatto con chi abita nel Tibet occupato e che il governo cinese ha chiuso al resto del mondo. «Hanno circondato monasteri e città, chiuso strade e scuole, sequestrato persone. Non le fanno neanche uscire di casa e non restituiscono i cadaveri delle vittime alle famiglie».

Wukan, il villaggio che ha obbligato Pechino a cacciare il locale responsabile del partito e anche a indire nuove elezioni, ha votato ieri. Gli abitanti: «Esperienza storica, la più grande conquista del villaggio da 40 anni». Ma gli osservatori fanno notare: «Wukan è un caso unico ma non significa che la Cina è cambiata»

La dinamica degli scontri è frammentaria e contraddittoria. Secondo il ministero della salute sono più di mille i feriti in Egitto, al Cairo, dopo scontri con l'esercito causati da un gruppo di persone che avrebbe tentato di assaltare prima un teatro, dove si commemoravano alcune vittime della rivolta araba, e poi il ministero dell'Interno
