Nella discarica umana di Waf Jeremie le sanguinarie bande armate hanno messo gli occhi sulla Kay Pe’ Giuss. Il bimbo ucciso, i disabili sfollati, la croce di non poter tornare dai 132 piccoli e la grazia di una via aperta tra i liquami. Parla suor Marcella Catozza
Le esecuzioni sommarie di Bwa Kale, il movimento di rivolta senza leader celebrato dai giornali, terrorizzano le gang che tengono in ostaggio il paese. Ma ora la violenza è inarrestabile e scegliere di non combattere è impossibile
Inondazioni, terremoto, fame, omicidi, linciaggi. Il paese è in balia della furia di uomini e natura. «Siamo inermi, non possiamo costruire nulla. Non dobbiamo smettere di chiederci che significato abbia tutto questo per noi», dice suor Marcella Catozza
Che Grazia viverlo con i poveri del mondo che non penseranno a cene, vestiti, regali, ma solo a quella Speranza che permette di fare festa anche in una violenta città del quarto mondo
L'inerzia dell'Onu, il drammatico appello del vescovo, la testimonianza di suor Marcella Catozza: «Non c’è elettricità, gas, combustibile, acqua potabile. I bambini della Kay bevono la pioggia, il popolo della baraccopoli muore di stenti tra topi e immondizia»
Cattedrale bruciata e assalti alla Caritas. «La città è nelle mani delle bande. La gente senza lavoro muore di fame. Le scuole sono chiuse, gli ospedali stanno chiudendo. È impossibile vivere così». La testimonianza di suor Marcella Catozza ad Acs
Port-au-Prince è straziata dalle bande armate, la miseria affama e trasforma le persone in bestie assassine. Ma la missione di suor Marcella Catozza vive. E a Casa Lelia, che ha rimesso in moto l'io dei suoi orfani, sono rinati donne e bambini ucraini
I banditi assaltano Nostra Signora dell'Assunzione. La denuncia dell'Onu: in nove giorni sono state ferocemente uccise, ferite o andate disperse nelle violenze 471 persone
«Eravamo rimaste da sole in un paese in cui si tamponano emergenze e non si costruisce mai niente, ma dove il sangue dei martiri un giorno farà generare la vita e la pace». Il ricordo di suor Marcella Catozza della missionaria uccisa a Port au Prince
«Da un mese siamo barricati nella missione. Fuori è un crescendo di rapimenti, esecuzioni. Ogni giorno prego che i nostri 88 bimbi tornino salvi da scuola». Il racconto di suor Marcella Catozza dalla periferia di Port-au-Prince