Al giorno d’oggi un errore che non sarà mai perdonato alle aziende, anche se commesso in buona fede, è quello di mettere in commercio un prodotto «pensato appositamente per le donne». Nulla fa indignare di più le consumatrici femminili di qualcosa che, a detta loro, le discrimina. TABLET PER DONNE. Dopo le pesanti critiche rivolte […]
indignati
I manifestanti di Occupy Wall Street sono tornati a Zuccotti Park poche ore dopo lo sgombero. Ma secondo Mattia Ferraresi, corrispondente del Foglio a New York, il fenomeno è destinato a perdere di importanza nel tempo: «Lo scopo è stato raggiunto e la protesta è destinata a scemare. La "generazione perduta" vorrebbe vedere protestare anche i banchieri di Wall Street»
Povero Er Pelliccia, il giorno dopo gli hanno pure ritirato la patente di indignato. Troppo impresentabile Fabrizio Filippi per simboleggiare la pura protesta, con quei pantaloni abbassati fin sotto l’elastico delle braghe, il tattoo sulla pancetta e quel ridicolo nomignolo da sfasciavetrine de Cesaroni de noantri.
«Sono ragazzi che protestano non perché vogliono cambiare il sistema, come l'abolizione degli ordini professionali o la liberalizzazione del mercato del lavoro. Semplicemente, rivendicano la loro porzione. Cioè vogliono pensioni, sovvenzioni, contratti a vita, o tutto quel welfare che hanno avuto i loro genitori»
Giampaolo Pansa ha commentato a Radio Tempi i tragici fatti dello scorso 15 ottobre. Per il giornalista la violenza esplosa a Roma è figlia del cosiddetto fenomeno dei cerchi concentrici: «Dove il primo cerchio è rappresentato dai violenti, il secondo da quelli disposti ad aiutarli. Infine c'è un terzo cerchio, dove i membri condannano i violenti ma in realtà li appoggiano. Ecco perché è difficile placare i disordini intervenendo solo sul gruppo che attacca»
Il direttore di Rete 4, alla notizia degli scontri romani di sabato, va a vedere di persona che cosa succede e guarda da vicino gli scheletri delle auto bruciate, i poliziotti, i neri e i "buoni". "Non è della rabbia dei duri che voglio parlare, ma del rancore dei tiepidi: il fatto è che qui non c’è nessuna proposta"