Famiglia
Lo hanno annunciato in una conferenza stampa congiunta il Presidente Roberto Formigoni e gli assessori Boscagli, Rossoni e Aprea. La legge, varata la scorsa notte, consentirà di valutare la spesa a carico delle famiglie nei servizi sociali tenendo conto non solo del reddito, ma della presenza di figli minori o di persone disabili a carico.

Siamo entrati nel mondo di Giovanni Donna d’Oldenico, medico del lavoro, sposato con Carmina, padrone di una coppia di border collie e padre di un'allegra brigata che dorme in sacchi a pelo su un soppalco. La targhetta sulla porta, un romanzo bensoniano e la consapevolezza che, persino a Torino, esistono ancora barbari che custodiscono certi territori.

Il commissario straordinario di Parma, Mario Ciclosi, ha annunciato la sospensione del quoziente tariffario familiare. Una decisione che ha scatenato malumori bipartisan. Per Cecilia Greci, ex responsabile dell’Agenzia per la famiglia: «Il Quoziente Parma stava funzionando benissimo, sarebbe un errore eliminarlo»

Per il rapporto Svimez 2011, al Sud il 22,7 per cento delle famiglie è in difficoltà. Tempi.it racconta la storia di Marta, che va avanti con marito e due figli con 1.200 euro al mese: «Ci educhiamo a mangiare quello che c'è e ci scambiamo i vestiti in buono stato, ma che non usiamo più, con gli amici. Per fortuna non siamo soli»

«Perché la disaffezione non vinca anche sulla nostra storia e la nostra tradizione, vogliamo aiutare a cambiare il partito al quale apparteniamo: il Popolo della Libertà. Si tratta di una grande occasione anche per ricostruire quel legame – che tanti stanno contribuendo a logorare – tra popolo e politica». Tra i primi firmatari Formigoni, Lupi, Mauro, Masseroli

Secondo Federconsumatori, la manovra del governo Monti costerà la cifra di 2.100 euro annui ad ogni nucleo familiare. Intervista a Luca Pesenti, direttore dell’Osservatorio dell’esclusione sociale: «La manovra è pesante ma le associazioni di consumatori gonfiano le cifre, usate poi per fare speculazione politica»

Intervista a Mario Sberna, presidente associazione famiglie numerose, che dà un voto alla manovra dal punto di vista dei vantaggi per le famiglie: «Il "più" è per la riduzione di 50 euro a figlio sull'Imu». Ma il resto è un disastro: «Non ha fatto niente di quello che gli abbiamo chiesto. Anzi: ha fatto una vigliaccata su Isee e assegni familiari»
