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La piccola Giulia Sarkozy ha solo una settimana, ma è già al centro delle attenzioni mondiali. I capi di stato di mezzo mondo hanno inviato doni a mamma Carla Bruni: coperte, fiori e peluche. Silvio Berlusconi non ha ancora inviato alcun regalo, la Merkel se l'è cavata con un orsacchiotto di peluche
Carla Bruni a novembre darà alla luce il figlio che aspetta dal presidente Sarkozy. Ma, a differenza delle sue colleghe, la Première dame non ha alcuna intenzione di dare il neonato in pasto alla stampa: «Un bambino non si fa per la platea, pertanto non ci saranno né copertine né esclusive da vendere ai giornali»
Luigino Bruni, editorialista di Avvenire e professore ordinario di Economia politica all’università Bicocca, spiega a Tempi.it la sua idea di manovra perfetta: «Giacinto Dragonetti diceva: “Finora gli uomini hanno fatto milioni di leggi per punire i delitti e non ne hanno stabilita pur una per premiare le virtù”. Dobbiamo fare leggi che premino gli onesti». E sul lavoro: «Per uscire dalla crisi bisogna tornare a concepirsi come una comunità. Chi pensa che sia solo un problema politico si illude: dobbiamo diventare un popolo di imprenditori»