Dall'incidente alla centrale di Fukushima causato dallo tsunami l'11 marzo 2011, allo spegnimento di tutti i reattori a maggio, alla riaccensione di due reattori a luglio, alla decisione di non abbandonare il nucleare.
Oggi il primo ministro Abe ha fatto marcia indietro in Parlamento: «Nuovi standard di sicurezza ma per competere non possiamo farne a meno». Senza nucleare, Tokyo spenderebbe 34 miliardi di dollari in più all'anno.
Dopo aver spento tutti i reattori due mesi fa, il governo ne riattiva due per l'estate. Eviterà il collasso economico del paese e farà bene all'ambiente.
Alle 17 trasmettiamo in diretta video l'incontro "Egitto: la bellezza, lo spazio del dialogo", con le maggiori personalità dei copti cattolici e ortodossi dall'Egitto e dell'islam. In più, durante il giorno, l'intervista a Martino Cervo di Libero e tutte le foto con il racconto della giornata