Storia di Hu, successore in pectore di Jiang Zemin

Di Madama Enrico
21 Febbraio 2002
Hu Jintao è un nome che non dice granché a buona parte dei lettori, sebbene si tratti del n° 5 del politburo cinese.

Hu Jintao è un nome che non dice granché a buona parte dei lettori, sebbene si tratti del n° 5 del politburo cinese. Almeno per il momento: in effetti, Hu è l’erede designato dell’attuale presidente Jiang Zemin. Fu lo stesso Deng Xiaoping, padre della “via cinese al capitalismo”, quando verso la fine degli anni ‘80 scelse Jiang come proprio successore, a stabilire che a questi succedesse l’allora giovane e promettente Hu. Agli occhi di Deng ciò che accomunava i due era la determinazione a mettere a tacere ogni opposizione al Partito comunista: nel 1989 Deng fu colpito dalla prontezza di Hu nello schiacciare le manifestazioni indipendentiste in Tibet e da quella di Jiang nel chiudere l’Economic Herald, un giornale di Shanghai legato al movimento studentesco di piazza Tienanmen. Da allora, con l’uscita di scena di Deng Xiaoping, Jiang ne ha occupato il posto continuandone la politica d’apertura al mercato senza concessioni d’ordine politico. Da allora, Hu ha proseguito la sua ascesa, rimanendo tuttavia con molta discrezione nell’ombra del presidente Jiang. Va notato che la scelta di successione è stata di Deng Xiaoping, non di Jiang, e sebbene ufficialmente all’interno del Pcc si dia per scontato che le decisioni del “Grande Vecchio” verranno rispettate, nel partito non c’è nessuna regola che lo garantisca. Secondo la norma, Jiang Zemin dovrebbe dimettersi per raggiunti limiti d’età proprio quest’anno, lasciando il posto a Hu. Fino ad oggi, però, il presidente non ha dato alcun segno di voler cedere la poltrona e l’argomento della successione non è mai stato accennato nelle varie riunioni e congressi di partito. Si capisce la circospezione di Hu, la sua stretta fedeltà alle linee dal presidente Jiang e la scelta di rimanere nell’ombra fino all’ultimo. Essere il futuro n.1 significa contare qualcosa, ma non quanto l’attuale n.1.

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