
Sperimentazione sugli animali. Se fa più notizia la foto del cucciolo che il convegno degli scienziati
«Quando si parla di sperimentazione sugli animali, fa più notizia la foto tenera di un cane o di un gatto che un convegno a cui intervengono scienziati e politici bipartisan». Si dimostra sconsolato ma non vinto l’onorevole Carlo Giovanardi, reduce dalla partecipazione a un incontro sul tema della sperimentazione sugli animali organizzato martedì scorso a Roma dall’Istituto Mario Negri e a cui hanno parteciato parlamentari di entrambi gli schieramenti, come Rosanna Boldi (Lega Nord), Maria Antonietta Farina Coscioni (Radicali) e Ignazio Marino (Pd) auspicando che il Senato approvi al più presto la direttiva europea sul benessere animale. Pochi giorni prima, a Milano, i presidenti di tutte le organizzazioni animaliste aderenti alla Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente si erano ritrovati insieme a Michela Vittoria Brambilla per chiedere l’inasprimento delle norme sulla sperimentazione animale, tra cui il divieto di allevare sul territorio nazionale cani, gatti e primati destinati ai laboratori.
Ma, è quanto emerso dal convegno romano, la sperimentazione dei farmaci sugli animali ha consentito di combattere molte malattie ed è illusorio pensare che la tecnologia possa sostituire completamente la sperimentazione sugli animali. «È una fantasia – ha detto il direttore dell’Istituto Mario Negri Silvio Garattini – dire che l’80 per cento della popolazione è contrario alla ricerca sugli animali». Un’indagine Ipsos commissionata dall’Istituto sostiene infatti che, in assenza di informazioni, il 66 per cento degli intervistati ritiene inaccettabile o poco accettabile l’uso di animali per testare i medicinali, ma se gli intervistati entrano in possesso di informazioni sul tema le opinioni cambiano significativamente e il risultato si ribalta.
«Purtroppo – denuncia Giovanardi a tempi.it – c’è un atteggiamento dei media totalmente sdraiato sulle tesi degli animalisti che imperversano in televisione e nei giornali, dove si da spazio a tesi non scientifiche ma basate soltanto sull’emotività e la disinformazione».
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1 commento
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Mi rattrista molto leggere queste cose in un sito che dovrebbe occuparsi di come vivere moralmente, come ha affermato in diverse occasioni anche Padre Luigi Lorenzetti la sperimentazioni su animali non è morale e ormai tutti gli scienziati concordano anche sull’inutilità scientifica. E’ solo un business basato sulla tortura inutile delle creature che Dio ha messo sotto la nostra custodia! E un cristiano sa che tra Dio e mammona bisogna fare una scelta:non è possibile seguirli entrambi.