«Ci sentiamo profondamente in colpa. I gruppi anti-vaccinazione ci hanno ingannato, siamo stati male informati». Sono queste le poche parole pronunciate dai genitori di un bambino di sei anni, morto sabato di difterite, malattia quasi scomparsa in Europa grazie alla vaccinazione. I genitori del bambino di Olot (Catalogna) avevano deciso di non vaccinare loro figlio, temendo possibili effetti collaterali.
DIFTERITE. Il bambino di sei anni era entrato in un ospedale di Barcellona il 31 maggio, dove gli era stata diagnosticata la malattia: il primo caso in Spagna dal 1987. Prima causa di mortalità infantile alla fine del 19esimo secolo, la malattia è quasi scomparsa dopo che i primi vaccini sono comparsi nel 1920. Il modo migliore per sconfiggere la difterite è il vaccino, dal momento che l’antitossina necessaria per curare la malattia infettiva acuta e contagiosa funziona quando è somministrata velocemente.
In questo caso, l’antitossina si è dimostrata inefficace, anche perché l’ospedale ha fatto fatica a reperirla, dal momento che in Spagna, come nel resto d’Europa, la malattia è considerata quasi debellata. L’antitossina è stata fatta arrivare dalla Russia, dove la difterite continua ad essere diffusa ed è ancora un problema.
VACCINI E AUTISMO. I genitori non avevano vaccinato il figlio temendo i possibili effetti collaterali. I vaccini vengono accusati da una campagna mediatica (soprattutto su internet), e talvolta anche giudiziaria, tanto martellante quanto antiscientifica, di essere la vera causa dell’autismo, che è invece al momento sconosciuta. I vaccini, come molte altre medicine, possono presentare dei rischi in un caso su un milione.
«GENITORI, VACCINATE I VOSTRI FIGLI». Il responsabile della sanità della Catalogna, Boi Rui, ha affermato in una conferenza stampa dopo la morte del bambino: «Che succedano queste cose in un paese dove l’accesso alla vaccinazione è gratuito e universale deve farci riflettere come società». Ha poi lanciato un appello a tutte le famiglie: «Genitori, vaccinate i vostri bambini. I rischi dei vaccini non sono pari a zero ma non ci si può basare su questo per mettere paura ai genitori».
Circa 150 persone in Spagna, che hanno avuto contatti con il bambino, sono state messe sotto osservazione. Nove bambini e un adulto sono risultati contaminati, ma dal momento che erano vaccinati, è stato sufficiente un normale trattamento a base di antibiotici.
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