
Siria, Twal: «La preghiera indetta da Papa Francesco ha fatto il miracolo. Ora si parla di soluzione politica»
In occasione della riunione ordinaria dei rappresentanti della Conferenza dei vescovi latini delle regioni arabe, il patriarca di Gerusalemme , monsignor Fouad Twal, dopo l’intervista a tempi.it, è tornato a parlare della guerra in Siria: «Siamo totalmente contrari all’intervento militare internazionale. Io mi chiedo se i nostri politici hanno un’anima e se sentono la voce di questi 100 mila morti, bambini e adulti. Non dicono niente! Volevano fare un’altra guerra per avere ancora più morti, più drammaticità».
RIFORME SÌ, GUERRA NO. In un’intervista a Radio Vaticana monsignor Twal si dice consapevole che «la Siria, come tutti i paesi, abbia bisogno di riforme. Ma passare dalle riforme alla guerra, questo è impensabile». Pieno appoggio dal patriarca, invece, alla soluzione politica del conflitto: «Noi siamo a favore dell’accordo, però continuiamo con il nostro “esercito”, quello dei fedeli che pregano; continuiamo con la nostra forza, che è più forte della loro, che è la preghiera… E vinceremo!».
MIRACOLO DELLA PREGHIERA. L’ultimo riferimento di monsignor Twal è proprio alla giornata di digiuno e preghiera indetta da papa Francesco: «In Medio Oriente – in Giordania, in Palestina e a Gerusalemme – abbiamo risposto in modo generoso all’appello del Santo Padre per la preghiera e per il digiuno per la pace. Per me il miracolo è accaduto prima della preghiera e dopo la preghiera: prima della preghiera si trattava di una questione di vita o di morte, di un’altra guerra, piccola e mirata, ma sempre un’altra guerra; e ora, dopo la preghiera, stanno cercando una soluzione diplomatica e politica».
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1 commento
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forse è davvero un miracolo. armi russe cinesi ed iraniane a parte (o forse è un miracolo che quei 3 paesi siano alleati della siria in questo momento storico). altrimenti un altro pantano, in tutti i sensi, come l’irak.