Siria, ribelli conquistano Maloula e saccheggiano monasteri: «Ci vendicheremo sui cristiani» [link url=https://www.tempi.it/videogallery/ribelli-conquistano-maloula-e-saccheggiano-i-monasteri#.UimbKGTORRc]Video[/link]
I ribelli hanno conquistato ieri uno dei siti cristiani più importanti di tutta la Siria: il villaggio di Maloula, dove gli abitanti parlano ancora il “dialetto siriaco di Maloula”, unico al mondo, lo stesso dialetto aramaico che parlavano Gesù e i primi cristiani. Il villaggio è stato attaccato lo scorso 4 settembre dai terroristi islamici di Al-Nusra e conquistato in modo definitivo ieri. I suoi abitanti hanno scritto una drammatica lettera ai membri del congresso Usa («I terroristi esigono che ci convertiamo all’islam»).
MONASTERI SACCHEGGIATI. I ribelli hanno causato la fuga dell’80 per cento degli abitanti del villaggio, per lo più cristiani, hanno sparato contro chiese e monasteri, saccheggiandone alcuni. La croce che svettava sulla cupola del monastero dei santi Sergio e Bacco non c’è più, è stata rimossa. Come riporta il giornale arabo Al Hadath, i ribelli legati ad Al-Qaeda hanno «terrorizzato i cristiani, minacciando di vendicarsi su di loro dopo il trionfo della rivoluzione».
[internal_video vid=116853] «PRESA LA CITTÀ DEI CROCIATI». Uomini della brigata estremista “Stato islamico dell’Iraq” hanno preso il controllo del centro del paese e appostato cecchini sui tetti delle case. Secondo madre Bagela, intervistata dall’Ap, i combattenti hanno sparato razzi contro santa Tecla, danneggiando uno tra i monasteri più antichi del villaggio. Altri giornalisti hanno riportato queste parole gridate dai ribelli in senso di vittoria: «Allahu Akbar, abbiamo conquistato la città dei crociati, Maloula è stata del tutto ripulita dai cani di Bashar [al-Assad]».
«VETTA DELLA NOSTRA SOFFERENZA». Il patriarca melkita Gregorio III Laham ha dichiarato a Fides: «Sono amareggiato per l’ennesima tragedia di questa guerra, Maloula è un luogo sacro per tutti noi, ma prima di tutto lo sono i suoi abitanti: l’uomo è il tempio santo di Dio. I gruppi armati ora sono asserragliati nel villaggio, formato da case costruire sulle rocce. E qualsiasi azione di forza per stanarli potrebbe significare la distruzione del posto. Da due anni e mezzo portiamo la croce, siamo pellegrini in un via Crucis. L’attacco a Maloula è una ferita profonda, è una vetta della nostra sofferenza, per il valore storico, culturale e spirituale che il luogo ha per tutti i siriani».
Articoli correlati
4 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Gabriella,
se non si vuole capire non si capisce.
I fratelli musulmani hanno sede a Londra, i ribelli erano sostenuti fino ad ora dai media, sono salafiti, finanziati dagli Stati Sauditi, alleati degli USA, quindi nostri alleati. Sotto il governo siriano i cristiani hanno vissuto la fede in totale libertà. Tutte le notizie che passano sui media sono disinformazione e spesso in contraddizione, insomma, il famoso: contrordine compagni.
Marco
Dopo la Siria conquisteranno un altro paese e così via fino ad arrivare al Vaticano.