Siria. Il più forte gruppo dei ribelli promette fedeltà «allo Sceicco del Jihad». Cioè ad Al Qaeda

Di Leone Grotti
12 Aprile 2013
La dichiarazione del leader di al-Nusra, che ha permesso ai ribelli di strappare Aleppo ad Assad: «Rinnoviamo fedeltà e obbedienza ad al-Zawahiri».

Jabhat al-Nusra, il gruppo più forte ed efficace (dal punto di vista militare) all’interno dell’esercito ribelle siriano, quello che ha aiutato il Free Syrian Army a ottenere ai danni di Assad le conquiste più importanti, con una dichiarazione audio diffusa mercoledì ha giurato fedeltà al leader di al-Qaeda Ayman al-Zawahiri. La dichiarazione non farà piacere agli Stati Uniti e a tutti gli altri paesi occidentali che hanno riconosciuto i ribelli della Coalizione di opposizione siriana come i legittimi rappresentanti del popolo siriano.

SCEICCO DEL JIHAD. Il leader del gruppo terrorista Abu Mohammad al-Golani ha dichiarato: «I figli di al-Nusra rinnovano la loro promessa di fedeltà allo Sceicco del Jihad Ayman al-Zawahiri e dichiarano la loro obbedienza». Queste parole confermano ancora una volta i timori di chi vuole vedere la fine del regime di Assad ma non vuole che venga sostituito da un potere estremista islamico.

SHARIA IN SIRIA. Jabhat al-Nusra è stato inserito dagli Usa nella lista dei terroristi internazionali per affermare, con le parole di Obama, che «non tutti quelli che combattono in Siria contro Assad ci vanno a genio. Ci sono alcuni gruppi che hanno adottato un’agenda estremista, contro gli Stati Uniti, e noi vogliamo distinguere tra i diversi gruppi». Questa tentata distinzione del presidente Usa non ha però impedito ai ribelli siriani, dopo aver conquistato la città di Aleppo proprio grazie ad al-Nusra, di instaurare in una parte della città un califfato islamico a tutti gli effetti dove vige la sharia. Non a caso padre Simon Faddoul, presidente di Caritas Libano, ha reagito allarmato alla decisione da parte della Lega araba di armare i ribelli, affermando: «La comunità internazionale invii aiuti alla popolazione siriana in fuga dalla guerra, invece di spedire armi».

UNITÀ ISLAMISTA? Secondo diversi analisti, il messaggio audio è stato diffuso, oltre che per ricordare il legame con al-Qaeda, anche per prendere le distanze da un altro gruppo terrorista, lo Stato islamico dell’Iraq, che qualche giorno fa aveva annunciato di essersi fuso con al-Nusra. La replica: «Siamo fieri della bandiera sventolata dallo Stato islamico dell’Iraq, ma quella di al-Nusra resterà la stessa di sempre e niente cambierà perché la nostra priorità è l’unità dentro la Siria». Resta da capire quale tipo di unità desiderano.

@LeoneGrotti

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