Siria. Altre esplosioni a Palmira. Rinviato il pellegrinaggio della Madonna di Fatima

Di Redazione
01 Settembre 2015
Secondo alcune fonti i jihadisti avrebbero distrutto il tempio di Bel. Il pellegrinaggio della statua di Maria rinviato per motivi di sicurezza
Nel fermo immagine tratto da un video pubblicato da Aamaq News Agency, media vicino all'Isis, il 26 maggio 2015, i resti archeologici di Palmira apparentemente intatti dopo la conquista da parte del gruppo, il 20 maggio. ANSA/ INTERNET / Aamaq News Agency +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++

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Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo i miliziani dello Stato islamico avrebbero distrutto il tempio di Bel a Palmira. I jihadisti, riferiscono alcune fonti locali, hanno minato il sito con oltre 30 tonnellate di esplosivo e poi lo hanno fatto esplodere. Secondo altre fonti, raccolte dalla Bbc, i terroristi avrebbero sì tentato di far esplodere il tempio, ma invano. Difficile verificare l’autenticità della notizia, essendo il luogo inaccessibile.
Ad ogni modo, la città rimane un obiettivo simbolico e strategico su cui gli adepti del califfo Abu Bakr al Baghdadi continuano ad infierire. Dopo averla strappata alle truppe governative del presidente Assad, i jihadisti hanno cominciato la sua distruzione, uccidendo chiunque vi si opponesse, come l’archeologo Khaled al Asaad, decapitato e appeso a un palo della luce.

NO AL PELLEGRINAGGIO. Intanto è stato rinviato per motivi di sicurezza il pellegrinaggio della statua della Madonna di Fatima che doveva tenersi a Damasco il prossimo 7 settembre. Gregorio III Laham, patriarca siriano greco-cattolico di Antiochia, ha infatti comunicato a padre Carlos Cabecinhas, rettore del santuario mariano portoghese, che «si è aggravata molto la situazione a Damasco. Non è opportuno compiere il pellegrinaggio, tanto desiderato, della Madonna pellegrina di Fatima».

Foto Ansa

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