Contenuto riservato agli abbonati

S’impara facendo (non è un motto, è una filosofia)

Di Giovanni Maddalena
08 Novembre 2021
Va superato il paradigma kantiano “teoria-pratica-tecnica” che ha portato a credere che per conoscere basti analizzare i problemi, spezzettarli, cambiare loro nome se non ci piacciono. Invece l’Io si coglie in azione, cioè attraverso il senso dei gesti che compie
Iana Salenko si allena nella sua casa di Berlino
Iana Salenko, prima ballerina dello Staatsballet Berlin, aprile 2020di Berlino (foto Ansa)

Si dice che la filosofia sia inutile eppure si ha sempre una filosofia, cioè un modo di rendersi conto della realtà. E quando si dice di non averne nessuna, anche in quel caso si sta aderendo a una filosofia. Il fatto è che il lavoro sul pensiero, il nostro modo di comprendere il reale, è sempre necessario e, purtroppo, insidioso. Purtroppo, infatti, per fretta e negligenza, pensiamo spesso senza ordine e precisione e tendiamo quindi a sposare le tesi di pensatori che confermano vagamente ciò che già pensiamo, in particolare sulla politica e sulla vita sociale. Cyril Martindale diceva che pensare in modo ordinato e preciso è più difficile che dipingere un quadro o scolpire una statua, e forse aveva ragione. Per questo, ci sono tanti filosofi politici o storici della filosofia che vanno di moda, in fondo sempre servi di ideologie piccole e grandi: aggiustano i percorsi del pensiero in modo tale da confermare la tesi che si vuol già sostenere ...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati